Se vuoi vedere il comune più Dolce della Sicilia ecco la località che devi subito visitare

Conta 8.278 abitanti che sono chiamati Sortinesi. Fa parte del libero consorzio comunale di Siracusa in Sicilia. La cittadina è situata nei monti Iblei, nell’alta valle dell’Anapo, a nord ovest da Siracusa, da cui dista 34 chilometri. Famosa per la necropoli rupestre di Pantalica, conserva monumenti di epoca barocca. Stiamo parlando di Sortino che è anche conosciuta per la produzione di miele. La sua patrona è Santa Sofia di Sicilia, vergine e martire, che è venerata anche nella vicina Ferla. Viene celebrata il 10 settembre.

Un pò di storia

La statua di Santa Sofia si trova nella chiesa a lei dedicata. Vi si custodisce anche una sua reliquia. La chiesa di S. Sofia Vergine e Martire, risalente al Settecento è, pertanto, la chiesa principale di Sortino. L’esterno mostra una raffinata facciata barocca in tufo e le colonne tortili dell’ingresso centrale. L’interno è suddiviso in tre navate, è riccamente decorato con affreschi particolari. L’edificio religioso domina la piazza della città.

La Necropoli di Pantalica

La necropoli di Pantalica (il nome deriva da Buntarigah = grotte) è una delle più conosciute testimonianze storiche del Paleolitico e del Neolitico. E’ composta da cinquemila grotticelle, scavate da diverse generazioni di ominidi, forse dai primi uomini di Neanderthal, sicuramente dai primi Sapiens sapiens. L’opera è stata successivamente completata in epoca protostorica dalla gente della Civiltà di Pantalica che le ha riutilizzate come tombe. Oggi è meta di turisti e studiosi da tutto il mondo. Sortino è anche importante per la “Sagra del Miele”. Promuove il prodotto di Sortino: il miele Ibleo, decantato da Virgilio, Ovidio e Teocrito.

Questa festa di paese è un’occasione per degustare il miele ed i dolci e liquori prodotti con questo ingrediente. I mieli usati nella sagra sono quello di millefiori, di timo, di eucalipto e di zagara. I prodotti offerti a base di miele sono i “piretti”, ovvero biscotti duri di farina e miele con mandorle, le sfingi fatte con pasta levitata e fritta condita con miele, i sanfrucchi, caramelle di miele cotto, indurito e tagliato a pezzi, e un liquore di miele chiamato ‘spiritu ri fascitrari’. Di grande interesse è la casa museo dell’apicoltura tradizionale. Vi si trova il percorso museale ricco di oggetti ed attrezzature dell’epoca. Il museo è meta di visitatori, studenti di tutti gli ordini e gradi, e ricercatori.

Da non perdervi il Pizzolo

Sortino è conosciuta per la tradizione del Pizzolo, una pizza farcita divenuta simbolo della città. Qui ci sono molte attività che si dedicano alla lavorazione del pizzolo. La specialità che valorizza tutto un paniere di ingredienti locali, dalle verdure del territorio alle erbe di campo, dai salumi ai formaggi. Ottima anche la versione dolce del Pizzolo con ricotta e, ovviamente, miele. Buona anche la focaccia. A metà cottura viene farcita con peperoni, pomodori, aglio e cipolla, tutto arrostito. (La foto è di Salvo Cannizzaro)

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