Quando compriamo i funghi non sempre ci accertiamo della loro provenienza. Quelli freschi sono per lo più di origine italiana. Non è così per quelli secchi, in conserva o surgelati che molte volte arrivano dall’estero. E’ il caso dei porcini che sono sempre presenti nei ristoranti e nei supermercati. Anche se esistono i controlli quando si tratta dei funghi quelli a campione possono essere meno efficaci. Fra le sostanze indesiderate, e spesso non dichiarate, vi si trovano gli insetticidi clorpirifos e tetrametrina ma anche anidride solforosa.
Sono diversi i richiami alimentari che coinvolgono i funghi porcini che arrivano dall’estero. Spesso le date di scadenza sono fasulle e persino la provenienza è spacciata per Made in Italy. Non mancano i sequestri che hanno accertato anche la presenza degli insetticida propoxur e tetrametrina. Secondo la classificazione effettuata dall’Epa, i principi attivi Cipermetrina e Tetrametrina sono possibili cancerogeni per l’uomo. Quando la tetrametrina viene esposta alla luce del sole si ha una rapida degradazione. La fotodegradazione che avviene nelle prime due ore di esposizione porta il 30% della tetrametrina a convertirsi in altre sostanze. La tetrametrina si caratterizza per una bassa tossicità nei confronti dei mammiferi. In realtà come tutti i piretroidi possiede una elevata tossicità verso insetti e pesci.
Come conservare i funghi freschi?
I funghi freschi non vanno conservati per più di una settimana perchè si perde il loro gusto. Il consiglio è di conservarli interi e non lavati. Vanno messi in un sacchetto di carta che una volta chiuso va messo nella parte bassa del frigorifero. Nei funghi appena raccolti bisogna eliminare terra e vermetti. Per qiesto vanno messi a testa in giù su un foglio di giornale per qualche ora. Con delicatezza vanno eliminati i residuei di terra che si trovano nel gambo. Gli altr resti di terra vanno tolti con un panno asciutto o con un pennello.