Tutti sappiamo che la frutta contiene pesticidi ma spesso non conosciamo come riconoscere quella biologica. Alcune ricerche mettono in risalto come le mele sono tra i frutti più contaminati. Ci sono persone che pensano di eliminare queste pericolose sostanze togliendo la buccia. In verità alcune verifiche hanno rimostrato che spesso le contaminazioni arrivano anche alla polpa. E allora ci chiediamo cosa fare? Non tutti sanno leggere le etichette e non sempre ci accorgiamo che la verità è più a portata di mano quanto può sembrare. Dobbiamo stare molto più attenti quando facciamo la spesa e controllare i dati che la frutta contiene per poter essere venduta.
Preoccupa come nonostante ci siano delle indicazioni chiare che informano sulla presenza dei pesticidi nelle mele in realtà molte persone le ignorano. Ci dovrebbe essere è vero una più capillare comunicazione verso la gente per spiegare come leggere alcune etichette. Purtroppo questo non accade. E dove alcuni organi di stampa lo fanno non sempre sono presi in considerazione. In quanto una informazione certa, obiettiva e vera sulla qualità delle mele che mangiamo non esiste. A volte si mettono in giro delle vere e proprie fake news che confondono ancora di più la gente quando deve fare la spesa. Per difendersi e portare a tavola prodotti genuini e non contaminati bisogna agire con intelligenza e molta attenzione.
Le mele sono uno dei frutti su cui vengono utilizzati la maggiore quantità di prodotti fitosanitari. Qualche anno fa Il salvagente ha fatto un test su 22 diverse marche. Ha individuato ben 14 diversi pesticidi nelle loro bucce. Una qualità in particolare di queste mele aveva ben 5 sostanze pericolose tutte insieme. Anche se questa presenza era sempre nei limiti consentiti dalla legge la situazione non può fare stare molto tranquilli. Purtroppo questi frutti sono molto delicati e sono attaccati da funghi e parassiti. Per eliminarli i produttori si servono di erbicidi, fungicidi, insetticidi e repellenti vari.
Tutti possiamo sapere se le mele sono state trattate con sostanze pericolose. Basta leggere il numero stampato sul bollino che ogni frutto porta con se. Se nel codice ci sono quattro numeri significa che è stato coltivato con l’uso di pesticidi. Se ci sono cinque cifre e la prima è l’8 significa che il prodotto è ogm. Il codice della frutta bio ha 5 cifre che cominciano con il numero 9.