Un nuovo Stellario all’Immacolata di San Pasquale in Cefalù. La Statua è posta su una alta colonna, posta proprio davanti al Chiesa di San Pasquale. Veglia su tutta la Città e sulla casa di riposo della Fondazione Genchi Collotti. Il tempo aveva reso necessario un nuovo Stellario. Realizzato col contributo di Fedeli (come ci comunica uno di loro) è stato così dato l’incarico all’artista cefaludese prof. Emilio Triolo. Lo Stellario è stato realizzato in ferro con le 12 stelle cromate per resistere al tempo. Da poche ore è stato collocato sul capo dell’Immacolata. Verrà ufficialmente presentato alla Comunità nel giorno dell’Immacolata.
E’ ai piedi di Maria Immacolata di San Pasquale che la Città depone ogni anno, 8 Dicembre ore 12.00, un Omaggio Floreale. A cura dei Vigili del Fuoco. Con una cerimonia presieduta dal Vescovo e con la partecipazione delle Autorità cittadine.
Un nuovo Stellario all’Immacolata nella foto di Salvo Ciano.
Cosa sono lo Stellario e il pio esercizio dello Stellario
Un nuovo Stellario all’Immacolata: note. Grande merito ai frati francescani, nel diffondere il culto dell’Immacolata. Da recenti studi sappiamo che le prime notizie sul pio esercizio dello Stellario all’Immacolata risalgono al secolo XVIII. La devozione trae ispirazione dal testo di Apocalisse 12,1: «Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle». Probabilmente, il pio esercizio riprende dal brano biblico il nome, per il richiamo alla «corona di dodici stelle». La corona adorna il capo della Donna – identificata con Maria da alcuni Padri e scrittori ecclesiastici – e le dodici stelle indicano i privilegi di grazia che costituiscono per la Vergine un singolare ornamento. Anche se l’autore del testo è anonimo, si ritiene che la traduzione in preghiera poetica del testo di Apocalisse provenga da ambiente francescano del XV secolo.
La struttura dello Stellario
si articola in una «corona» suddivisa in tre parti, ognuna delle quali è composta da un Pater, quattro Ave Maria intercalate da altrettante quartine che terminano con la giaculatoria: «O Concetta Immacolata», e un Gloria. Nella prima metà del secolo XVII il pio esercizio dello Stellario è una preghiera molto comune nel Sud d’Italia, soprattutto nella diocesi di Palermo; la festa è stabilita al 30 agosto, i francescani e le confraternite dello Stellario ne sono i propagatori. La devozione si estende a Roma, presso la basilica di San Lorenzo in Damaso, dove viene istituita l’Arciconfraternita dello Stellario.
Negli anni 1639-1640 la devozione riceve un freno da parte del Sant’Uffizio.
Si ritiene che la devozione viene ripresa prima, e forse molto prima, della definizione dogmatica del 1854. (Da Theotokos.it portale di Mariologia)
Un nuovo Stellario all’Immacolata di San Pasquale in Cefalù, città che ha come Patrona proprio Maria Santissima Immacolata.