Ammissione al Diaconato per Benjamin Patrick Foteu Ndie del Seminario di Cefalù

Ammissione al Diaconato per Benjamin Patrick Foteu Ndie del Ceminario di Cefalù. Giovedì 8 Dicembre 2022 alle ore 18:00 nella Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria presso la Basilica Cattedrale il Vescovo di Cefalù, S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante presiederà l’Eucaristia per l’Ammissione agli Ordini Sacri del Diaconato e del Presbiterato del seminarista Benjamin Patrick Foteu Ndie.
In preparazione a questo evento di grazia sono previsti due appuntamenti:
Venerdì 2 Dicembre 2022
ore 19:30 presso la Chiesa S. Maria della Catena in Cefalù
Incontro per giovani e giovanissimi
Sabato 3 Dicembre 2022
ore 09:00 Celebrazione Eucaristica presso la Chiesa S. Maria della Catena in Cefalù
ore 10:00-12:00 Adorazione Eucaristica (con la possibilità di celebrare il Sacramento della Confessione e di essere accompagnati spiritualmente)
Ammissione al Diaconato: il programma dela Festa dell’Imamcolata

L’ordine del diaconato

Il servizio dei diaconi nella Chiesa è documentato fin dai tempi apostolici. Una consolidata tradizione, attestata già da sant’Ireneo e confluita nella liturgia di ordinazione, ha visto l’inizio del diaconato nell’evento dell’istituzione dei « sette », di cui parlano gli Atti degli Apostoli (6, 1-6). Nel grado iniziale della sacra gerarchia stanno quindi i diaconi, il cui ministero è stato sempre tenuto in grande onore nella Chiesa.(14) San Paolo li saluta assieme ai vescovi nell’esordio della Lettera ai Filippesi (cf Fil 1, 1) e nella Prima Lettera a Timoteo recensisce le qualità e le virtù di cui devono essere ornati per compiere degnamente il loro ministero (cf 1 Tm 3, 8-13).(15)

Il diaconato permanente

costituisce un importante arricchimento per la missione della Chiesa.(30) Poiché i munera che competono ai diaconi sono necessari alla vita della Chiesa,(31) è conveniente e utile che, soprattutto nei territori di missione,(32) gli uomini che nella Chiesa sono chiamati ad un ministero veramente diaconale, sia nella vita liturgica e pastorale, sia nelle opere sociali e caritative « siano fortificati per mezzo dell’imposizione delle mani, trasmessa dal tempo degli Apostoli, e siano più strettamente uniti all’altare, per poter esplicare più fruttuosamente il loro ministero con l’aiuto della grazia sacramentale del diaconato ».

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