Inizia la Novena di Natale: a Cefalù anche la Ninnaredda. Si celebra dal 16 dicembre fino al 24, con poi la Notte la Grande Veglia di Natale. Comprende varie Letture che introducono al Natale. Le profezie della nascita di Gesù sono da brani dell’Antico Testamento e particolarmente dal profeta Isaia. Guidano la Veglia i Salmi 97, 2, 18, 95.
A Cefalù si porta anche la serenata al Bambino. Con la Ninnaredda. E’ eseguita da gruppi itineranti e poi, la Notte di Natale, in Piazza Duomo con una grande formazione strumentale e voce solista.
La Novena del Santo Natale
fu eseguita per la prima volta in una casa di missionari vincenziani di Torino nel Natale del 1720, nella chiesa dell’Immacolata che si trovava a fianco del Convitto Ecclesiastico che i missionari gestivano per la formazione del clero.
Fra i missionari maggiormente stimati del Convitto vi era il padre Carlo Antonio Vacchetta (1665-1747), che era “maestro di sacre cerimonie e prefetto della chiesa e del canto”. Amico e frequentatore della casa dei missionari era il beato Sebastiano Valfré.
Entrambi avevano una particolare pietà verso l’umanità di Gesù e ne propagavano la devozione invitando i fedeli a contemplare e ad adorare il mistero dell’Incarnazione e della Natività di Cristo. È in questo ambiente particolarmente attento a vivere liturgicamente il Mistero di Gesù, Verbo Incarnato, che fu scritta e per la prima volta eseguita in canto la Novena di Natale.
La tradizione attribuisce a padre Vacchetta la redazione dei testi e della musica.
Grazie alle missioni popolari portate avanti dai vincenziani, la Novena fu diffusa in Piemonte, e da qui in tutta Italia. La diffusione fu facilitata dal fascino del suo canto e dalla semplicità della melodia.
A favorirne la devozione e la diffusione fu Gabriella Marolles delle Lanze, marchesa di Caluso. Questa, che aveva vissuto una giovinezza spensierata, e si era sposata prima con Carlo Agostino di Sale delle Lanze. E poi con il marchese di Saluzzo, rimasta vedova, e venuta ad abitare nei pressi della casa dei vincenziani di Torino, scelse come direttore spirituale il superiore, padre Domenico Amosso. E frequentando la chiesa dell’Immacolata restò particolarmente commossa dalle funzioni di preparazione al Natale. Per cui stabilì nelle sue disposizione testamentarie che si facesse “ogni anno et in perpetuo la suddetta Novena”. (Fonte: Famiglia Cristiana)
Inizia la Novena di Natale in tutte le Parrocchie.