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Pesticidi dentro questa marca di riso: ecco di che marca parliamo

Il riso è l’alimento che si consuma in tutto il mondo. Non tutti sanno che i popoli che un consumo regolare di riso è associato ad un minore rischio di obesità. Esistono circa 140 tipi di riso che si diversificano a seconda della loro forma. Si va dai chicchi tondi a quelli per le miestre e i dolci. Ed ancora chicchi di riso medi per timballi e sartù. In Italia si produce il 52% di riso coltivato in Europa. Alcuni studi fatti sul riso evidenziano la presenza di pesticidi.

Da alcuni anni nelle risaie italiane si è insediato il punteruolo acquatico del riso. Il suo nome scientifico è Lissorhoptrus oryzophilus Kushel. Può danneggiare fino al 60% del raccolto. A provocare tutto questo sono le sue larve che indeboliscono le piante. Questa larve infatti vivono a spese delle radici sommerse della pianta di riso. Questi insetti si muovono velocemente e non hanno al moimento dei veri e propri nemici naturali. Risulta inutile trattare gli adulti perchè a provocare il danno sono quelli che sfarfellano in primavera quando depongono le uova sulle radici. Molte volte vengono usati dei prodotti chimici che possono lasciare tracce anche nel piccolo chicco di riso.

Perchè nel riso ci sono i pesticidi? I pesticidi si utilizzano per proteggere la pinata del riso dagli insetti che tenatno di distruggerla. A secondo del tipo di pesticidi usati e della quantità utilizzata si possono alla fine trovare dei residui anche nel chicco di riso che compriamo al supermercato. Ci sono diversi tipi di pesticidi: insetticidi, fungicidi, diserbanti o erbicidi, anticrittogamici, nematocidi, acaricidi, fitoregolatori. I pesticidi ideali sono i selettivi perchè tossici solo per gli organismi da bersagliare.

Il Triciclazolo è uno dei pesticidi che si utilizza nelle coltivazioni di riso in Pakistan e India. Il suo utilizzo è vietato nell’Unione Europea perchè non è possibile valutare la sua pericolosità per la salute dei consumatori. Il ministero della Salute ha segnalato una nuova allerta alimentare per un nuovo lotto di riso vialone nano a marchio Curtiriso. Ancora una volta l’allerta è scattata per la possibile presenza del fungicida triciclazolo oltre i limiti di legge che è stata rilevata nell’ambito delle analisi in autocontrollo.

Il prodotto è venduto in confezioni sottovuoto da 1 kg (2×500 grammi), con il numero di lotto P22110914 e il termine minimo di conservazione 14/11/2024. Il riso che è stato richiamato è stato prodotto dall’azienda Curti Srl nello stabilimento di via Stazione 113, a Valle Lomellina, in provincia di Pavia.  A quanti lo hanno acquistato è raccomandato di non mangiare il riso con il numero di lotto segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto. Nei giorni scorsi un’altra allerta alimentare aveva riguardato altri lotti di riso sempre per la presenza di triciclazolo.

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