Il treno blindato contraereo (C20) di Nettunia similiare ai Flak-Schützwagen tedeschi. Passò anche da Cefalù

Il treno blindato contraereo (C20) di Nettunia similiare ai Flak-Schützwagen tedeschi. Il 22 luglio 1941 a Nettunia, Benito Mussolini ricevette in dono dal generale Maximilian Ritter von Pohl (in rappresentanza di Adolf Hitler), due vagoni blindati con armamento antiaereo.
Le due vetture (mod. 40), caratterizzate dalla sigla numerica: 919109P e 919111P, erano dotate complessivamente di 16 pezzi c.a. da 20 mm. (1). Alle due estremità di ciascun vagone (Flakwagen), era posto il complesso quadrinato di mitragliere. L’esemplare denominato C20 che giunse nella città laziale il 17 luglio, era similare ai Flak-Schützwagen, ovvero quei vagoni già largamente in uso nel Terzo Reich per la protezione dei treni speciali con a bordo alte personalità (Treno Governativo). In realtà, i Flak-Schützwagen tedeschi, venivano agganciati al convoglio, uno in testa e l’altro in coda. Ogni Flakwagen era dotato di due complessi antiaerei, ed erano molto efficaci, sia per la difesa aerea a bassa quota, e sia verso obiettivi nemici terrestri. Abbiamo chiesto allo storico navale Virginio Trucco (2) di parlarci del treno blindato contraereo (C20), dei Flakwagen germanici, e della loro artiglieria.
«Le due vetture blindate (C20), erano vetture a carrelli con una velocità di esercizio superiore ai 100 km, modificate; le principali modifiche riguardavano l’installazione dei due complessi Flakvierling 38.2 (i tedeschi utilizzavano i cm. Al posto dei mm per il calibro delle armi) e la blindatura del comparto viaggiatori dove nel caso di brevi spostamenti potevano prendere posto gli ospiti trasportati; se gli spostamenti dovevano essere più lunghi e quindi necessitavano di più carrozze (letto, ristorante, ecc.) le vetture venivano poste una in testa e una in coda al convoglio.
Dal numero di servizio delle vetture si evince che erano classificate carri (40), per utilizzo speciale (91), ed i numeri di serie 910 e 911 che erano state fabbricate in successione, i numeri 9 e 1 erano la cifra di autocontrollo dei veicoli, mentre la lettera P indicava la possibilità di essere utilizzate in servizio internazionale.
I complessi Flakvierling 38.2 erano del tipo Flak 30.2 e Flak 38.2 modificati dalla Mauser, che in un primo momento modificò la cadenza di tiro della Flak 30.2 portandola da 420 a 480 colpi a minuto, poi, visto gli aumenti di velocità e robustezza degli aerei, portarono alla creazione della Flakvierling dove quattro armi montate sullo stesso affusto, sparavano contemporaneamente per un totale di 1920 colpi al minuto, anche se i caricatori da 20 colpi non permettevano di sfruttare a pieno tale cadenza. Proprio per la loro celerità di tiro, le armi furono molto temute dagli aerei alleati. Per il funzionamento degli impianti erano necessari sei o sette serventi. Dette armi, potevano essere usate per il tiro terrestre, anche se di non molta utilità contro i carri armati, mentre, erano molto efficaci contro autoblindo e truppe».

Note:
(1) Giuseppe Longo 2023, Il treno blindato contraereo (C. 20) donato da Hitler a Mussolini attraversò anche Cefalù e Termini Imerese Cefalunews, 17 febbraio 2023.
(2) Virginio Trucco è nato a Roma, ha frequentato l’Istituto Tecnico Nautico “Marcantonio Colonna”, conseguendo il Diploma di Aspirante al comando di navi della Marina Mercantile. Nel 1979,frequenta il corso AUC (Allievo Ufficiale di Complemento) presso l’Accademia Navale di Livorno, prestando servizio come Ufficiale dal 1979 al 1981. Già dipendente di Trenitalia S.p.A. lo storico navale Virginio Trucco è membro dell’Associazione Culturale BETASOM (www.betasom.it).

Bibliografia e sitografia
Giuseppe Longo, “Il treno armato tra i due conflitti mondiali”, in “Pagine sul secondo conflitto mondiale in Sicilia e nel distretto di Termini Imerese”, Istituto Siciliano Studi Politici ed Economici (I.S.P.E.), Palermo, 2021.
Lorenzo Bovi, Calogero Conigliaro, Giuseppe Todaro, “Treni armati in Sicilia”. Ediz. Illustrata, Edizioni Ardite 2022.
Michele Antonilli, Mario Pietrangeli, “Il ruolo delle ferrovie nella seconda guerra mondiale”, Amarganta, 2022.
Giuseppe Longo, 2022, “Seconda Guerra Mondiale. La galleria ferroviaria dismessa di Termini Imerese (PA)”, Cefalùnews, 16 maggio 2022.
Giuseppe Longo, 2022, “Le corazzate ferroviarie della Regia Marina nel territorio metropolitano e il Treno Armato di Termini Imerese T.A. 152/1/T”, Cefalùnews, 15 giugno.

Foto a corredo dell’articolo: Flakwagen a nord-est di Oppeln. Da (https://www.sueddeutsche.de/bayern/muenchberg-zweiter-weltkrieg-bombardierung-1.5003852)

Giuseppe Longo

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