Ecco il piatto tipico della festa del Salvatore: la pasta a taianu. La ricetta

Il piatto tipico della tradizione cefaludese porta il nome di «Pasta a taianu». Si cucina il 6 agosto, festa del Salvatore a Cefalù, ma come piatto si porta a tavola ogni volta che si vuole fare festa. Questa ricetta non è facile da realizzare. Secondo alcune tradizioni questo piatto risale agli arabi in quanto il «taianu»  in arabo è il «taio» un recipiente di terracotta che viene usato per la cottura della pasta. La caratteristica di questa ricetta sta nella sua preparazione in quanto viene stratificata e alternata a ripieni di carne cotta nel pomodoro e sfilacciata a mano. Le melanzane, invece, prima vengono fritte e dopo sfilacciate e messe insieme nella pasta con il pecorino. Esistono diverse varianti della ricetta ma la versione originale prevede due tipi di carne: manzo e agnello.

La ricetta della Pasta a Taianu

Ingredienti: 300 g. di iudisco; 200 g. di castrato; una melanzana; 10 foglie di basilico; 2 spicchi d’aglio; 150 g. pecorino stagionato; 400 g. di rigatoni; mezzo bicchiere di vino moscato o passito; 250 g. di estratto diluito in un litro e mezzo di acqua tiepida; sale e pepe. Preparazione: Mettete nel tegame un filo d’olio, l’aglio (schiacciato), due o tre foglie di basilico e un cucchiaio di estratto. Fate rosolare per qualche minuto e aggiungete la carne che farete indorare una decina di minuti dopo aver versato il vino. Aggiungete l’estratto diluito e fate cuocere per due ore circa fino a quando la carne si sarà sfatta. Il sugo deve risultare morbido. Friggete la melanzana a fette e ponetela a scolare del suo olio. Cuocete i rigatoni e a metà cottura scolateli. Unite il sugo ai rigatoni, aggiungendo il pecorino, le restanti foglie di basilico e la melanzana fritta. Maneggiate ben bene. Se avete un forno a legna ed il coccio infilatevi quest’ultimo per circa 15 minuti. Se non non avete ma possedete un tegame con doppio fondo e coperchio avvolgete il coperchio con un panno umido, mettete sul fuoco dolce e spegnete dopo 20 minuti. Alla fine avvolgete il tutto con una coperta e fate riposare per una mezz’ora circa. (Ricetta di Francesco Milioti) .

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