L’incendio di Luglio ha provocato danni a Cefalù per circa 18 milioni di Euro. Il dato emerge dalla Delibera di Giunta che chiede agli organi competenti lo stato di calamità Naturale.
I FATTI
il territorio del Comune di Cefalù nella giornata del 25.07.2023, in concomitanza e coincidenza con altri eventi incendiari che hanno sconvolto e devastato ampie porzioni della Provincia di Palermo, compresa la Città capoluogo, a seguito di un punto fuoco innescato nella zona sottostante alla cava presente nel limitrofo territorio del Comune di Gratteri, è stato interessato da un violento e devastante incendio, che alimentato da forti raffiche di vento di scirocco e da temperature straordinariamente elevate (ben oltre i 40°) ha dapprima interessato il territorio del Comune di Isnello (contrada Gallefina) per poi dirigersi, grazie anche alla vegetazione presente, (macchia mediterranea e zone boscate) nonché alla tipologia dei luoghi, verso la vallata di Contrada Suro e successivamente verso la parte collinare alta del territorio di Cefalù, in località Gibilmanna, interessando le contrade Romito, Caprioli, Timparossa, Carbonara – Bosco, Piano Pero, Cammarone, e scollinando verso la parte alta di Contrada
Ferla in località San Francesco, Pernicaniglia, Saratto, Mazzatore ed estendendosi inoltre nella zona collinare di Contrada Presti, San Biagio e Lunarda.
a seguito dei primi sviluppi dell’incendio nel limitrofo territorio del Comune di Gratteri, già nelle ore notturne del 25.07.2023 sono state operative le squadre della C.F.R.S. (Corpo Forestale della Regione Siciliana) provvedendo alla richiesta di intervento aereo, e sono state tempestivamente attivate la locale associazione di volontariato O.N.V.G.I. Giubbe d’Italia – sezione di Cefalù, richiedendo altresì attraverso la S.O.R.I.S. l’attivazione delle associazioni di volontariato del comprensorio, con conseguente intervento dell’Associazione di volontariato di P.C. denominata “POEFI” proveniente dal Comune di Pollina, e dei Vigili del
Fuoco, a cui si è aggiunto personale dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Polizia Municipale per il soccorso alla popolazione e per agevolare le operazioni di evacuazione dalle abitazioni minacciate dalle fiamme.
Che, nonostante la presenza dei mezzi e del personale di spegnimento a terra, e con un intervento aereo che è stato effettuato solo nel tardo pomeriggio (ore 18:00 circa del 25.07.2023) l’evento incendiario, complici il forte vento di scirocco e le altissime
temperature, si è sviluppato con una devastante violenza arrecando danni ingenti al patrimonio boschivo, faunistico ed ambientale, causando la distruzione di alcune abitazioni e altri ingenti danni al patrimonio materiale di proprietà privata, con danni alle infrastrutture idriche, elettriche e telefoniche.
Ampia documentazione è allegata alla Delibera con foto e rilevamento Aerofotogrammetrico.
La superficie percorsa dal fuoco ammonta a circa 831 Ha del territorio comunale di Cefalù.
La relazione di stima presuntiva dei danni prodotta dal competente U.T.C. è per un importo complessivo di €. 18.000.000,00.