Avvisi dalla Curia Diocesana di Cefalù. Quest’anno si consiglia di celebrare la Festa della Santa Famiglia, solitamente fissata nella domenica successiva al Natale, sabato 30 dicembre. I servizi diocesani Famiglia e Liturgia, con la collaborazione del Forum Oratori, hanno pensato a un piccolo sussidio per la riflessione, per la benedizione delle famiglie nella celebrazione eucaristica e per una tombola speciale per l’animazione di un momento di condivisione e festa parrocchiale. Un suggerimento per le parrocchie della diocesi, da adattare alle singole realtà ed esigenze locali, un altro piccolo passo e segno del cammino sinodale in atto che vede tutti gli operatori pastorali gustare e testimoniare la bellezza del camminare insieme, nel servizio gioioso ai fratelli e nella riscoperta. (SCARICA QUI IL SUSSIDIO)
Auguri di serene festività e di buon Natale dalla Curia diocesana.
Gli uffici rimarranno chiusi al pubblico da sabato 23 dicembre 2023 a domenica 7 gennaio 2024.
Le attività riprenderanno regolarmente lunedì 8 gennaio 2024.
Per comunicazioni urgenti sarà possibile inoltrare le richieste via mail a [email protected]
Avvisi dalla Curia Diocesana di Cefalù.
Uno dei discorsi più famosi che ci parlano della bellezza della Santa Famiglia è, senza dubbio, quello pronunciato da Paolo VI il 5 gennaio 1964:
un discorso che riesce a coniugare spiritualità, teologia e persino sociologia. “La casa di Nazareth è la scuola dove si è iniziati a comprendere la vita di Gesù, cioè la scuola del Vangelo. Qui si impara ad osservare, ad ascoltare, a meditare, a penetrare il significato così profondo e così misterioso di questa manifestazione del Figlio di Dio tanto semplice, umile e bella”. E ancora: “Qui tutto ha una voce, tutto ha un significato. Qui, a questa scuola, certo comprendiamo perché dobbiamo tenere una disciplina spirituale, se vogliamo seguire la dottrina del Vangelo e diventare discepoli del Cristo. Qui comprendiamo il modo di vivere in famiglia. Nazareth ci ricordi cos’è la famiglia, cos’è la comunione di amore, la sua bellezza austera e semplice, il suo carattere sacro ed inviolabile; ci faccia vedere com’è dolce ed insostituibile l’educazione in famiglia, ci insegni la sua funzione naturale nell’ordine sociale.”