Nel cuore di Cefalù, imponente e maestosa, sorge la Cattedrale, un gioiello architettonico intriso di storia e leggenda. La sua costruzione, iniziata nel lontano 1131 su ordine di Ruggero II, è avvolta da racconti affascinanti che trasportano il visitatore in un passato intriso di regalità e devozione.
L’ispirazione di Ruggero II, già prima della sua incoronazione, lo portò nell’abbazia di S. Maria e dei XII apostoli a Bagnara, dove persuase i monaci agostiniani a prendersi cura della Diocesi di Cefalù. La Cattedrale fu concepita non solo come un luogo di culto, ma anche come un mausoleo dinastico, come testimoniato dal diploma di donazione del 1145 che conferiva due sarcofagi di porfido per le spoglie di Ruggero II e un inusuale cenotafio.
Tuttavia, i destini dei sarcofagi prescelti furono complessi: dopo varie vicissitudini, essi furono trasferiti nella Cattedrale di Palermo, diventando il sarcofago di Federico II e del padre Enrico VI. La costruzione della Cattedrale procedette lentamente, e alla morte di Ruggero nel 1154, rimaneva ancora incompiuta, subendo una fase di stasi nei lavori.
La facciata
L’iscrizione commemorativa del 1240 ricorda che la facciata fu infine completata, e nel XV secolo fu aggiunto il portico. La consacrazione ufficiale avvenne solo nel 1267, sancendo la Cattedrale come fulcro spirituale della comunità di Cefalù.
L’interno della Cattedrale di Cefalù è un tripudio di elementi architettonici, con una pianta basilicale a tre navate, colonne ornate di vari capitelli e un presbiterio absidato di profonda suggestione. Al suo interno, il fonte battesimale con vasca in marmo, decorato con quattro leoni a rilievo, testimonia la ricchezza artistica della struttura. Ma è nei mosaici del 1148 che la Cattedrale rivela il suo massimo splendore.
Il Pantocratore
La disposizione delle figure all’interno della Cattedrale di Cefalù rispecchia le formule bizantine, con il Pantocratore dominante nel catino absidale, la Vergine orante e gli arcangeli nelle fasce sottostanti. Gli evangelisti e gli apostoli trovano posto lungo le pareti, mentre i Santi e i Profeti adornano il bema. Gli angeli e i serafini, nelle vele della crociera, creano un’atmosfera celestiale che avvolge i fedeli.
Il chiostro, a pianta quadrata, offre un ritiro sereno con portici ornati di colonne binate e capitelli variamente figurati. Nonostante i restauri subiti nel corso del tempo, il chiostro di Cefalù mantiene la sua atmosfera suggestiva, testimone silente della storia che lo circonda.
La Cattedrale di Cefalù, con la sua maestosità intramontabile e la storia che si intreccia con la sua pietra, continua ad essere un faro di devozione che unisce il presente al passato in un abbraccio senza tempo.