Le festività dedicate a San Giuseppe hanno portato a Gangi il ritorno di un’antica tradizione, la “Tavulata di San Giuseppe”, che ha riunito la comunità in un momento di fede, condivisione e gastronomia tipica.
Non solo la confraternita di San Giuseppe dei Poveri ha allestito la tradizionale “Tavulata” sotto le stelle lunedì sera, ma anche i più giovani hanno avuto l’opportunità di partecipare a questa esperienza unica. I bambini, insieme al personale scolastico della scuola dell’infanzia e primaria, hanno gustato il pasto tipico servito nelle case dei devoti gangitani in occasione della festa di San Giuseppe.
Oggi, martedì 19, è stato riservato loro un menù speciale preparato con cura dalle signore della mensa, composto da pasta e lenticchie, baccalà fritto e finocchi, pane e arancia. Questo pasto non è solo un’esperienza culinaria, ma anche un momento importante di radicamento nelle tradizioni locali e di rafforzamento dei legami comunitari.
Nel plesso Don Bosco, il parroco della parrocchia di Santa Maria e del Santissimo Salvatore, don Massimo Alfonso, ha benedetto la tavolata e il cibo servito dalla mensa, sottolineando il significato profondo di questo momento di condivisione e religiosità.
A fare gli onori di casa, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “F.P. Polizzano” Francesco Serio, in presenza del vice presidente del consiglio comunale Danila Spallina e del sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza di mantenere vive le tradizioni locali per tramandarle alle generazioni future, e ha elogiato il valore di poter apprezzare il tipico pasto servito durante le festività dedicate a San Giuseppe.
La “Tavulata di San Giuseppe” non è solo un momento di festa e convivialità, ma rappresenta anche un’occasione per preservare e valorizzare le radici culturali e gastronomiche della comunità di Gangi, mantenendo vive le tradizioni che caratterizzano l’identità locale.