E’ Festa della Santissima Maria Odigitria a Cefalù. Le celebrazioni nella Chiesa di S Maria d’Itria e S. Giovanni Ev. di Piazza Crispi (Bastione).
Nel programma
S. Rosario ore 17:30
Celebrazione Eucaristica ore 18:00
Presieduta dal Parroco Don Francesco Lo Bianco.
Dice Papa Francesco, “«Ella occupa nella vita e, quindi, anche nella preghiera del cristiano un posto privilegiato, perché è la Madre di Gesù. Le Chiese d’Oriente l’hanno spesso raffigurata come l’Odigitria, colei che “indica la via”, cioè il Figlio Gesù Cristo».
A Maria Santissima Maria Odigitria è affidata anche la Protezione della Sicilia. Dove in tantissimi Comuni sono state erette chiese a Lei dedicate.
L’icona veniva dipinta in genere su una tavola di legno, spesso di tiglio, larice o abete. Sul lato interno della tavola veniva effettuato un solco detto scrigno, al cui interno si iniziava a tratteggiare il disegno.
All’interno di quest’opera, con l’immagine della Madonna delle Grazie che si distacca da queste indicazioni per la grandezza delle sue dimensioni e la maestosità della rappresentazione della Madre di Dio, un ruolo essenziale è dato dai colori, che fanno capo ad un ben precisa tradizione.
Il blu rappresenta infatti il colore della trascendenza, del mistero della vita divina. Il rosso è invece simbolo dell’umano, e del sangue versato dai martiri, mentre il verde indica la natura, la fertilità e l’abbondanza. La parte terrestre è designata dal marrone. Infine il bianco è il colore dell’armonia, della pace, la rappresentazione della luce divina.
Nell’immagine della nostra Madonna, che appartiene al genere dell’Odigitria, ossia di Colei che indica la strada, con lo sguardo rivolto verso i fedeli, ai quali indica il bambino Gesù che presenta e offre per noi un rotolo che contiene i testi sacri dei vangeli, si intuiscono poi le lettere dipinte, segno dell’ortodossia dell’immagine.
Infatti, dopo l’eresia di Nestorio, il pittore sacro era solito dipingere accanto al volto del Cristo la dicitura “IC XC”, l’abbreviazione greca per Gesù Cristo, e accanto al volto della Vergine i caratteri “MP OY”, ossia Madre di Dio.
Un’ultima considerazione: il fedele attento potrà notare che nell’aureola che circonda il volto della Madonna, al tempo stesso austero e solenne, ma con una ricca e dolce grazia materna, sono riprodotti i simboli dei 4 Evangelisti.
Un preziosismo artistico che indica la cura con cui l’autore sacro, ancor oggi ignoto, ha voluto dare lode ed offrire ai fedeli una possibilità di lode alla madre di Dio.