La città siciliana dove ad agosto si tiene la Ntinna a mari e si mangia la pasta a taianu

In Sicilia, agosto non è solo un mese di sole e mare, ma anche di […]

In Sicilia, agosto non è solo un mese di sole e mare, ma anche di tradizioni vivaci e sapori autentici. La città siciliana che incarna alla perfezione questo spirito è Cefalù, dove il 6 agosto quando si festeggia il SS. Salvatore si trasforma in un’esperienza imperdibile. Ogni anno, il pomeriggio dell’ultimo giorno di celebrazioni, le strade e le spiagge si animano con una gara unica: l’Antinna a mari o ‘Ntinna a mari.

Questa tradizione affonda le radici nella cultura locale e consiste in una competizione che vede giovani e meno giovani sfidarsi per afferrare una bandiera con l’effige del Salvatore. La bandierina è attaccata alla punta di un lungo tronco, reso estremamente scivoloso grazie a grasso e sapone. Il tronco viene sistemato orizzontalmente sul mare e fissato saldamente alla banchina, creando un quadro di allegria e sfida che coinvolge tutta la comunità.

Ma Cefalù non è solo celebrazione: è anche una festa per il palato. La cucina tradizionale siciliana trova una delle sue espressioni più gustose nella pasta a taianu, una ricetta antica e laboriosa che rappresenta un must per chi visita la città. Il 6 agosto, il giorno dedicato al SS. Salvatore, la città si veste a festa e le famiglie si riuniscono per gustare questo piatto speciale.

La pasta a taianu

La pasta a taianu è un piatto ricco e saporito, che rispecchia la generosità della cucina siciliana. Gli ingredienti principali sono penne lisce o ziti, passata di pomodoro, carne di bovino (e talvolta anche di maiale), melanzane viola tonde, pecorino grattugiato, olio extravergine d’oliva, vino bianco da cucina, basilico fresco e sale. Il nome “taianu” deriva dal dialetto siciliano e indica il tegame di terracotta nel quale il piatto viene cucinato.

La preparazione della pasta a taianu è un rito che richiede pazienza e maestria. Gli ingredienti vengono disposti a strati nel tegame: pasta cotta e scolata, salsa di pomodoro, pezzi di carne, melanzane fritte e formaggio pecorino grattugiato. Ogni strato contribuisce a creare un sapore complesso e avvolgente. Il tegame viene poi messo sul fuoco a fiamma bassa, permettendo ai sapori di amalgamarsi e creare un piatto che è una celebrazione della tradizione culinaria siciliana.

Se desiderate vivere un agosto all’insegna della tradizione e del gusto, Cefalù è la meta ideale. Tra la vivacità della Ntinna a mari e la bontà della pasta a taianu, questa città siciliana offre un’esperienza indimenticabile.

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