Polizzi Generosa ad agosto: il fascino nascosto e le viste mozzafiato di Pizzo Cervi

Immagina di trovarti su un sentiero immerso nella natura incontaminata delle Madonie, avvolto dal fresco delle faggete, mentre il sole d’agosto illumina il paesaggio con una luce dorata. L’escursione a Pizzo Cervi, un angolo nascosto e poco conosciuto di Polizzi Generosa, offre un’avventura indimenticabile.

Partendo da Portella Colla, situata sulla SP54 a coordinate N 37°52’3″ – E 14°0’18”, inizia un percorso che si sviluppa per 12,1 km, con un dislivello di 685 metri. La pendenza media è del 9,6%, e l’altitudine varia dai 1406 ai 1794 metri. Il livello di difficoltà è classificato come medio (E), rendendolo accessibile agli escursionisti con un minimo di esperienza. L’itinerario è suddiviso in tre parti. La prima, un percorso di andata e ritorno da Portella Colla a Piano Cervi di 4,2 km. La seconda, un anello di 4,4 km all’interno della faggeta. Infine, una parte opzionale di andata e ritorno di 3,5 km verso Monte Cervi.

Durante l’escursione, si attraversa una delle più belle faggete delle Madonie, ideale per una visita estiva grazie alla freschezza offerta dagli alberi. Il sentiero inizia in discesa su una strada forestale, offrendo ampie viste sul fianco ovest di Pizzo Carbonara, la montagna più alta delle Madonie. Al km 0,5, un cancello blocca il passaggio delle auto, rivelando una splendida vista su Mufara e Quacella. Proseguendo in salita, la vegetazione si trasforma da querce a faggi, con agrifogli che punteggiano il paesaggio. Al km 1,46, una deviazione sulla destra porta a un sentiero che raggiunge Piano Cervi più rapidamente. La parte più alta del sentiero offre una vista panoramica su Piano Cervi, circondato da faggete e dalle alture di Carbonara e Mufara.

Intorno a Piano Cervi si estende una faggeta di circa 480 ettari, con esemplari maestosi nelle valli e più bassi nelle zone sommitali. Al termine del belvedere, il sentiero scende verso Piano Cervi, che in inverno forma un caratteristico laghetto circolare. Proseguendo sulla strada forestale, si attraversa una delle faggete più belle delle Madonie, incontrando una serie di tornanti che conducono al passo di “Portedda u Pumu” (km 2,57). Sul passo, un crocifisso in legno e una riproduzione del tradizionale “Pagghiaru” ricordano la presenza dei pastori che portavano le greggi a pascolare in altura. Al km 2,68, si trova il Rifugio Monte Cervi del CAS (Club Alpino Siciliano), costruito nel 1968 e riservato ai soci del club.

Un paio di chilometri dopo un belvedere offre una vista mozzafiato su Pizzo Dipilo e il mare. Al km 4,5, si abbandona la strada forestale per un sentiero che conduce alla località Fontana Bianca (km 5,0), da dove si può salire verso Monte Cervi. La cima, a 1794 metri, offre un panorama a 360° sull’intero complesso delle Madonie. Al ritorno, si ripassa da Fontana Bianca, immergendosi nella faggeta di Valle Marabilice fino a Piano Cervi, per poi riprendere il percorso dell’andata. (Le foto sono di Giovanni Fiorino)

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