Da oggi a Cefalù un cortile dedicato a Monsignor Cagnoni


La città di Cefalù ha reso omaggio a una figura storica di grande rilevanza: Mons. Emiliano Cagnoni, Vescovo della Diocesi dal 1934 al 1969. Una proposta concreta era stata avanzata qualche anno fa da Mons. Crispino Valenziano, allora Rettore della Chiesa di Santa Trinità alla Rocca, per intitolare lo Slargo Mons. Emiliano Cagnoni all’accesso della Biblioteca che porta il nome del Vescovo. Proposta approvata dalla Giunta guidata dal Sindaco Rosario Lapunzina il 19 Novembre 2021.
Oggi la Cerimonia di Intitolazione alla presenza del Vescovo di Cefalù, S. E. Rev.ma Mons. Giuseppe Marciante e del Sindaco Daniele Tumminello. Presenti gli Assessori Culotta, Franco e Mancinelli. Presenti anche i Parroci don Francesco Lo Bianco e don Pietro Piraino.

Un legame profondo: Mons. Cagnoni, nonostante fosse originario di un altro luogo, Ancona, si sentiva profondamente legato a Cefalù, tanto da rifiutare l’onorificenza di cittadino onorario, affermando di sentirsi già parte integrante della comunità. Il suo operato durante la guerra, le carestie e le crisi più gravi ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva.

Un luogo simbolo: La scelta del Cortile non è casuale. Si tratta dell’accesso alla Chiesa di Santa Trinità alla Rocca e all’Archivio Storico Diocesano.

Un riconoscimento meritato: l’intitolazione dello Slargo a Mons. Cagnoni rappresenta un modo per sottolineare l’importanza della sua figura e il suo contributo alla città. Inoltre, si tratta di un’occasione per valorizzare un luogo ricco di storia e cultura, rendendolo ancora più accessibile e conosciuto.

Le ragioni della scelta: secondo Crispino Valenziano, questa intitolazione ha una duplice valenza: da un lato, conferisce un riconoscimento ufficiale a chi si è speso in modo determinante per lo sviluppo culturale della città; dall’altro, contribuisce a “sprovincializzare” dal punto di vista sacrale e culturale un angolo di Cefalù.

Un progetto ambizioso: l’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio, quello della valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici e della formazione di giovani esperti in questo settore. La “Scuola Normale” promossa da Mons. Cagnoni rappresenta un progetto ambizioso, che potrebbe avere un impatto significativo sul territorio.

L’intitolazione del Cortile Rosariello (vecchio nome) non comporterà disagi significativi per i residenti, dato il numero limitato di abitanti della zona. Al contrario, si tratta di un’opportunità per valorizzare un luogo e renderlo più conosciuto.

Il 5 maggio 1934, Papa Pio XI nominava 67° Vescovo di Cefalù Mons. Emiliano Cagnoni.
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Mons. Emiliano Cagnoni, nato ad Ancona il 17 ottobre 1884, ordinato presbitero il 19 settembre 1908, per l’Arcidiocesi di Ravenna. Amministratore apostolico di Cefalù nel 1933, fu eletto il 5 maggio 1934; consacrato il 10 giugno 1934 da Mons. Antonio Lega, Arcivescovo di Ravenna. Partecipò alle prime tre sessioni del Concilio Vaticano II. Morì a Cefalù il 28 settembre 1969, dopo 35 anni di ministero pastorale in Diocesi.
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Si sarebbe dovuto svolgere oggi il convegno organizzato dal Servizio Pastorale Cultura, Scuola e IRC e dell’Archivio Diocesano nel 50° anniversario della morte del Vescovo Cagnoni.

Foto Diocesi di Cefalù

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