La morte della quindicenne trovata impiccata a un albero a Piazza Armerina, in provincia di Enna, continua a essere avvolta nel mistero. L’autopsia, eseguita presso l’ospedale Umberto I di Enna, non ha chiarito le molte anomalie evidenziate dalla famiglia della ragazza, che fin dall’inizio ha respinto con forza l’ipotesi del suicidio.
La madre e la sorella della giovane hanno sollevato dubbi su come la ragazza avrebbe potuto agire da sola nel breve tempo in cui era rimasta a casa da sola. La vicenda ha portato la Procura per i minori di Caltanissetta ad aprire un’inchiesta per istigazione al suicidio, mantenendo comunque aperte altre piste investigative.
Gli elementi che non tornano
Secondo quanto riportato dalla famiglia, la ragazza sarebbe stata trovata con la corda avvolta intorno al collo, al ventre e inginocchiata, una posizione che alimenta dubbi. Inoltre, la stanza della giovane sarebbe stata trovata a soqquadro, ma le sue scarpe erano pulite, senza tracce di fango, nonostante il giardino umido. “Non si è ammazzata,” ha dichiarato la sorella della vittima, insistendo su come molti dettagli non abbiano senso.
Gli esami condotti finora non hanno fornito risposte definitive. Da qui la necessità di ulteriori accertamenti, compresa l’analisi dei vestiti indossati dalla giovane. Gli spunti emersi sono interessanti, ma non sufficienti per confermare o escludere alcuna ipotesi. Ci vorrà del tempo per completare le analisi.
Una lite a scuola e il mistero del video
La vicenda è ulteriormente complicata da una presunta lite avvenuta a scuola poche ore prima della tragedia. Durante la ricreazione, la ragazza sarebbe stata accusata da una compagna di “averci provato con tutti i suoi ex fidanzati”. La discussione, a quanto pare molto accesa, avrebbe coinvolto anche altre studentesse che l’avrebbero insultata. Dopo il suono della campanella, la quindicenne era tornata in classe, lamentandosi con l’insegnante di non sentirsi bene e chiedendo di tornare a casa.
Si parla anche di un presunto video intimo della giovane che sarebbe stato diffuso tra gli studenti, ma finora gli inquirenti non hanno trovato alcuna traccia di questo filmato. I cellulari di otto coetanei della vittima sono stati sequestrati ed esaminati, ma nessun elemento utile è emerso finora.
Una comunità sconvolta e in cerca di verità
La tragedia ha scosso profondamente la comunità di Piazza Armerina, che chiede chiarezza e giustizia. Le circostanze della morte della giovane, unite alle voci e ai sospetti che circolano in città, rendono questo caso particolarmente delicato.
Gli inquirenti continuano a indagare, cercando di ricostruire gli eventi con precisione per dare risposte alla famiglia e dissipare ogni dubbio. Resta da capire se la vicenda sia il tragico epilogo di un dramma adolescenziale o se dietro ci sia qualcosa di più complesso. Nel frattempo, il dolore per una vita spezzata così giovane lascia una ferita aperta nell’intera comunità.