Un gruppo di turisti tedeschi in vacanza a Cefalù è stato trovato privo di sensi all’interno di una villa presa in affitto per trascorrere le feste natalizie. Uno di loro, un uomo di 36 anni, è purtroppo deceduto. Gli altri tre, due donne di 34 e 60 anni e un uomo di 63, sono stati trasportati d’urgenza in ospedale in gravi condizioni. Secondo i primi accertamenti, l’origine del dramma sarebbe riconducibile a un’intossicazione da monossido di carbonio, sprigionatosi dal camino della villetta e rivelatosi letale mentre i quattro riposavano all’interno dell’abitazione.
A rendere ancora più nitido il quadro delle circostanze è l’intervento dei vigili del fuoco, i quali, giunti sul posto, avrebbero trovato il camino ancora pieno di fumo. Le esalazioni del braciere, secondo le prime ipotesi, avrebbero lentamente saturato gli ambienti, portando i quattro turisti a perdere conoscenza durante la notte. Nonostante l’immediato arrivo dei soccorritori, uno dei vacanzieri non è sopravvissuto, mentre i suoi compagni sono stati trasportati in codice rosso nelle strutture sanitarie di Partinico e Cefalù, dove attualmente si trovano sottoposti a trattamenti in camera iperbarica per contrastare gli effetti dell’avvelenamento da monossido.
La tragedia porta alla ribalta la pericolosità del monossido di carbonio, un gas inodore e incolore che spesso è causa di gravi incidenti domestici. La città di Cefalù, solitamente teatro di feste e celebrazioni in questo periodo dell’anno, si trova ad affrontare un lutto che macchia il clima natalizio. Questa vicenda è un monito per ricordarci che anche una piccola disattenzione può trasformare una vacanza in un dramma, e che la prevenzione resta l’arma più efficace per scongiurare simili episodi.