Giuseppe De Gaetani, noto come “don Peppino” dai suoi concittadini, e affettuosamente soprannominato “Mister Coraggio”, è un imprenditore che ha trasformato la città di Cefalù in una delle mete turistiche più amate. La sua vita, segnata da una continua ricerca di innovazione e dalla capacità di affrontare ogni tipo di difficoltà, lo ha reso una figura leggendaria nel panorama imprenditoriale siciliano. Nato il 28 novembre 1914, Giuseppe ha vissuto una vita lunga e piena, sempre con la visione di cambiare il volto di Cefalù e, in parte, dell’intera Sicilia. Con il suo spirito indomito e il suo carattere forte, ha fatto dell’imprenditoria il suo campo di battaglia, raggiungendo traguardi straordinari che sono ancora oggi fonte di ispirazione per tanti. La sua figura si distingue per il coraggio e la visione che ha avuto nel lanciarsi nel turismo, quando la Sicilia stava appena iniziando ad aprirsi al mondo come destinazione turistica.
Le origini: radici e tradizione familiare
Giuseppe De Gaetani nasce a Cefalù che all’epoca non era ancora una meta turistica di grande rilievo, ma che vantava un’incredibile bellezza naturale e storica. I suoi genitori, Pietro De Gaetani e Rosa Baglione, erano originari di Mazzarà Sant’Andrea, in provincia di Messina, e appartenevano a una famiglia di vivaisti. Fin da giovane, Giuseppe entra in contatto con il lavoro nei campi e l’amore per la terra, attività che per molti anni costituisce il principale sostentamento per la sua famiglia. Questi primi anni trascorsi nell’ambiente agricolo hanno un impatto profondo sulla sua formazione, instillandogli una forte etica del lavoro e una grande resilienza.
Nonostante le difficoltà economiche e le limitazioni proprie della vita rurale siciliana, Giuseppe è sempre stato un sognatore, con un’incredibile voglia di crescita e cambiamento. La sua curiosità e determinazione lo spingono a cercare nuove opportunità, e a una certa età inizia a percepire che la sua strada sarebbe stata legata non solo alla tradizione agricola, ma a qualcosa che potesse portarlo a scoprire il mondo e a lasciare una traccia importante nel suo paese. È in questo contesto che la sua visione inizia a formarsi.
Il viaggio in Libia: un’esperienza che cambia la sua vita
A soli 35 anni, De Gaetani decide di emigrare in Libia, un Paese che in quel periodo stava vivendo un grande sviluppo economico, in parte grazie alle politiche del regime fascista. In Libia avvia una piccola impresa agricola che gli consente di fare una certa esperienza nel settore imprenditoriale. Sebbene l’esperienza sia positiva, Giuseppe non è mai completamente soddisfatto. Il legame con la Sicilia, la sua terra d’origine, è troppo forte, e inizia a sentirsi chiamato a tornare a casa. La sua esperienza in Libia, però, lo forma ulteriormente e gli offre un’opportunità per imparare a gestire un’impresa, un passo che si rivelerà cruciale per il suo futuro.
Il ritorno a Cefalù e la famiglia: la solida base del successo
Nel 1945, dopo aver trascorso alcuni anni in Libia, Giuseppe torna a Cefalù, dove si sposa con Serafina Bongiorno, una giovane donna originaria di Gangi, un paese della provincia di Palermo. Insieme, fondano una famiglia che diventa il pilastro delle sue attività future. Con Serafina, che diventa una figura centrale nell’organizzazione e nella gestione delle sue imprese, Giuseppe inizia a concepire un futuro che va oltre la vita agricola a cui era stato abituato. La loro unione darà vita a quattro figli: Rosanna, Sara (che purtroppo morirà a soli due anni), Pietro e Patrizia. La famiglia diventa il motore delle sue iniziative imprenditoriali e il sostegno fondamentale che gli permette di realizzare i suoi sogni.
La nascita del “Santa Lucia” e l’inizio di un’avventura
Nel 1951, la visione di Giuseppe si materializza con l’apertura di un bar in contrada Santa Lucia, una piccola zona di Cefalù che all’epoca non era molto frequentata dai turisti. Quella che in apparenza potrebbe sembrare una scelta rischiosa si rivela una mossa vincente. Il “Santa Lucia” diventa rapidamente un punto di ritrovo per i locali e per i turisti che iniziano ad arrivare in città. L’atmosfera accogliente, la qualità del servizio e la tradizione siciliana che Giuseppe riesce a infondere nel suo locale lo rendono subito famoso. Il bar diventa anche un luogo di socializzazione per la comunità, un punto di riferimento per chi vuole trascorrere del tempo in compagnia e godere di un’autentica esperienza siciliana.
Quello che inizialmente era un bar semplice, si trasforma in un luogo simbolo, tanto che i francesi del vicino “Village magique” cominciano a chiamarlo “Bar Sicilienne”, un appellativo che riconosce la sua unicità. Giuseppe De Gaetani è ormai considerato una figura di spicco nella piccola comunità cefaludese.
Il ristorante e l’albergo: la trasformazione e l’espansione
Nel 1952, il successo del bar porta De Gaetani a compiere il passo successivo: apre un ristorante accanto al bar, sempre sotto la sua direzione. Con la moglie Serafina e la figlia Rosanna che lo aiutano, il ristorante “Santa Lucia” acquisisce rapidamente una grande reputazione. La qualità della cucina e l’ospitalità sono i principali motivi del successo di questo luogo, che in breve tempo diventa un’istituzione per tutti coloro che visitano Cefalù. Il ristorante non è solo un luogo dove mangiare, ma diventa il cuore pulsante di un’ospitalità che attira visitatori da ogni parte d’Italia e dall’estero.
Nel 1953, il ristorante diventa anche una location di grande prestigio, quando ospita la troupe del film “Vacanze d’amore”, che viene girato in parte proprio a Cefalù. Questo evento porta una grande visibilità alla città e al ristorante, facendolo diventare ancora più famoso. Il film coinvolge alcuni dei più grandi nomi del cinema italiano, come Walter Chiari, Lucia Bosè e Domenico Modugno, e contribuisce a far conoscere Cefalù a un pubblico internazionale. Il ristorante “Santa Lucia” diventa quindi uno dei simboli della città.
Nel 1961, grazie al successo crescente delle sue attività, Giuseppe decide di costruire la prima ala di un hotel sopra il bar e il ristorante, dando vita all’Hotel Santa Lucia. L’hotel è una vera e propria innovazione per Cefalù, una città che, pur essendo splendida, non aveva ancora strutture turistiche all’altezza delle sue bellezze naturali. L’Hotel Santa Lucia diventa subito il punto di riferimento per i turisti che scelgono Cefalù come meta delle loro vacanze. L’ospitalità e l’alta qualità dei servizi attraggono anche personaggi noti del mondo dello spettacolo e della cultura, che iniziano a soggiornare in questo albergo.
Nel 1967, grazie al grande successo dell’hotel, Giuseppe decide di ampliarlo con una seconda ala, aumentando la capacità ricettiva a 220 posti letto. Questo ampliamento segna una vera e propria pietra miliare nel percorso imprenditoriale di Giuseppe, che riesce a consolidare la sua posizione di leader nel settore turistico di Cefalù.
“Mister Coraggio”: resilienza e determinazione
Nonostante i grandi successi ottenuti, la strada di Giuseppe non è stata priva di difficoltà. Gli anni ’60 e ’70 sono segnati da sfide economiche, politiche e sociali che mettono a dura prova anche l’attività di De Gaetani. Tuttavia, grazie alla sua grande forza di volontà, Giuseppe affronta ogni difficoltà con un coraggio fuori dal comune, guadagnandosi il soprannome di “Mister Coraggio”. La sua capacità di superare gli ostacoli lo rende una figura ammirata non solo a Cefalù, ma in tutta la Sicilia. Il suo spirito di resilienza diventa un esempio per tutta la comunità, che lo vede come un modello da seguire.
Nel 1970, in seguito alla continua crescita della sua attività, Giuseppe inaugura la piscina “Le Sabbie d’Oro”, la prima piscina della città, che diventa un’ulteriore attrazione per i turisti. La piscina è dotata anche di trampolino per i tuffi acrobatici, diventando un punto di riferimento per gli sportivi e per le famiglie che scelgono Cefalù come meta per le loro vacanze.
La “Collina dei Sogni”
Nel 1971, Giuseppe inizia a progettare un nuovo grande progetto, “La Collina dei Sogni”, un complesso che avrebbe dovuto essere la sua ultima grande impresa turistica. Tuttavia, nel 1975, Giuseppe viene colpito da una trombosi cerebrale che lo costringe a interrompere i suoi lavori. La sua morte, avvenuta l’11 aprile dello stesso anno, segna una grande perdita per Cefalù e per tutta la Sicilia.
Nonostante la sua morte prematura, l’eredità di Giuseppe De Gaetani vive ancora oggi. La famiglia De Gaetani porta a termine il progetto della “Collina dei Sogni”, che diventa il resort Costa Verde, una delle strutture turistiche più importanti della Sicilia. La città di Cefalù, in segno di gratitudine per l’immenso contributo dato da Giuseppe al turismo e alla crescita della città, intitola una via a suo nome nel 2010.
La figura di Giuseppe De Gaetani rimane, anche a distanza di decenni dalla sua morte, un simbolo di coraggio, determinazione e innovazione. La sua storia continua a ispirare generazioni di imprenditori, mostrando come con passione, dedizione e coraggio si possano realizzare sogni che cambiano il destino di intere comunità. La sua vita ci insegna che non importa da dove partiamo, ma ciò che siamo disposti a fare per arrivare dove desideriamo.
La biografia di Giuseppe De Gaetani, presentata in questo articolo, farà parte di una pubblicazione che Cefalunews sta curando per la sua uscita prevista nel mese di aprile 2025. Il libro raccoglierà le biografie di quei personaggi che hanno lasciato un’impronta indelebile nella nostra comunità e oltre. Se conosci storie di persone che hanno segnato la storia della nostra città con il loro impegno, che abbiano lavorato per il bene comune o che abbiano lasciato una traccia nelle istituzioni, nelle scuole, nelle chiese, nelle strade o nei luoghi di ritrovo, ti invitiamo a contribuire.
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