Cefalù, l’emergenza sanitaria che non può aspettare: le liste d’attesa sotto accusa

Pippo Guercio, membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Istituto G. Giglio di Cefalù, ha sollevato una questione di crescente preoccupazione per la comunità di Cefalù. Con una lettera inviata al Presidente del Consiglio di Amministrazione e ai membri del CdA della Fondazione, ha chiesto l’inserimento all’ordine del giorno di un incontro dedicato a un tema urgente: le lunghe liste d’attesa per le prestazioni sanitarie, con particolare attenzione all’attività ambulatoriale. La comunità, che comprende circa 100.000 abitanti, è alle prese con un sistema sanitario pubblico sempre più in difficoltà. La richiesta di un confronto mira a trovare soluzioni concrete per garantire tempestività e continuità nell’accesso alle cure.

L’emergenza sanitaria nel territorio di Cefalù

Il problema delle liste d’attesa sta assumendo proporzioni critiche nel Distretto Sanitario 33, che include Cefalù e i comuni limitrofi. Le difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari sono state segnalate non solo dai cittadini, ma anche dai rappresentanti locali, che ne evidenziano l’impatto negativo sulla qualità della vita della popolazione. “Le segnalazioni ricevute da parte dei cittadini sono molteplici e parlano di attese che si allungano oltre il sopportabile. Non si tratta più solo di una questione di efficienza, ma di un diritto alla salute che viene compromesso”, ha dichiarato Guercio nella sua lettera.

Un sistema sanitario in difficoltà

La carenza di risorse nella sanità pubblica è un problema che sta diventando sempre più urgente in tutta Italia, ma che nel caso del Distretto Sanitario 33 assume connotati ancora più drammatici. Il territorio di Cefalù, infatti, è caratterizzato da una popolazione particolarmente anziana e polipatologica, cioè affetta da più patologie contemporaneamente. Questo rende l’accesso tempestivo alle cure ancora più necessario, soprattutto per i pazienti che necessitano di trattamenti continui e specialistici. “La situazione sta diventando insostenibile. La sanità pubblica sta attraversando una crisi senza precedenti e questo incide direttamente sulla vita dei nostri concittadini”, ha aggiunto Guercio.

La richiesta di un confronto costruttivo

In risposta a queste difficoltà, Guercio ha chiesto l’apertura di un confronto ufficiale sulla questione delle liste d’attesa durante il prossimo Consiglio di Amministrazione della Fondazione. “Vogliamo che venga discusso pubblicamente e seriamente come affrontare il problema delle liste d’attesa, senza più rimandare. È ora di agire, di trovare soluzioni concrete che possano davvero migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria per i cittadini”, ha sottolineato il Dott. Guercio. La richiesta si inserisce nel contesto di una maggiore responsabilizzazione degli enti locali e delle istituzioni sanitarie nel garantire i diritti dei cittadini.

Le possibili soluzioni per il futuro

L’auspicio di Guercio è che si possa trovare un punto di incontro tra le risorse disponibili e le esigenze dei pazienti. Tra le soluzioni ipotizzate ci sono il potenziamento delle strutture ambulatoriali, l’introduzione di nuovi modelli organizzativi per l’accesso alle cure e, soprattutto, un aumento dei finanziamenti destinati alla sanità pubblica. Tuttavia, queste soluzioni non sono facili da attuare e richiedono un impegno significativo da parte di tutte le istituzioni coinvolte. “Serve un cambiamento radicale nella gestione delle risorse e nella pianificazione sanitaria. Non possiamo più permetterci di ignorare questa problematica”, ha concluso Guercio.

Il futuro della sanità a Cefalù e nel Distretto Sanitario 33 dipenderà dalla capacità delle istituzioni locali di rispondere tempestivamente a queste sfide. Se il tema delle liste d’attesa sarà preso seriamente in considerazione e affrontato con decisione, ci sono buone probabilità di vedere miglioramenti concreti nell’accesso alle cure per la popolazione locale. Tuttavia, la strada per risolvere questa emergenza sanitaria è ancora lunga e necessita di un impegno costante e collettivo.

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