Tusa è diventato il cuore pulsante del dibattito sul turismo sostenibile. Il recente corso di formazione, parte del progetto internazionale “Sustainability and its future in tourism”, ha visto la partecipazione di diverse scuole europee, tra cui Germania, Turchia, Bulgaria e Francia. L’incontro, che si è svolto nella sala consiliare del Comune, ha offerto ai futuri professionisti del turismo l’opportunità di approfondire le problematiche legate al turismo sostenibile e all’overtourism, ponendo le basi per una nuova visione del settore turistico.
Un progetto europeo per il futuro del turismo
Il progetto “Sustainability and its future in tourism” coinvolge diversi partner europei, tra cui l’Associazione New Horizons APS, e mira a formare i futuri operatori del turismo sulle sfide legate alla sostenibilità e all’overcrowding, fenomeno che mette a rischio la qualità delle destinazioni turistiche. Il progetto si compone di tre incontri internazionali, il primo dei quali si è svolto a Tusa, con la partecipazione di studenti e docenti provenienti dalla Germania, dalla Turchia, dalla Bulgaria e dalla Francia. Il percorso didattico ha visto alternarsi sessioni teoriche e pratiche, tra cui visite a luoghi di interesse storico e culturale, con l’obiettivo di stimolare la creatività degli studenti e sensibilizzarli alla sostenibilità nel settore turistico.
Tusa come modello di turismo sostenibile
Il corso è stato un’opportunità per esplorare non solo le problematiche del turismo moderno, ma anche le soluzioni che alcune realtà stanno cercando di adottare. Il sindaco di Tusa, Angelo Tudisca, ha sottolineato l’importanza della formazione continua per gli operatori turistici. “Tusa è un modello di turismo sostenibile che unisce cultura, ambiente e attività balneari. La collaborazione tra pubblico e privato è fondamentale per creare un turismo che rispetti il territorio e generi occupazione”, ha dichiarato Tudisca. La cittadina siciliana si distingue per la sua capacità di integrare turismo e sostenibilità, promuovendo la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, come evidenziato dalla visita all’area archeologica di Halaesa Archonidea.
Un’opportunità di crescita per i giovani europei
Gli studenti partecipanti al corso hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con altre culture e realtà turistiche europee, favorendo un clima di collaborazione e scambio. Durante il corso, gli studenti hanno lavorato insieme per creare contenuti multimediali e un vocabolario digitale specifico per il settore turistico. “Questa esperienza ci ha permesso di approfondire tematiche che riguardano il turismo sostenibile in modo pratico e coinvolgente. Il confronto con i ragazzi degli altri paesi è stato molto arricchente”, ha commentato uno degli studenti coinvolti. La progettazione del logo del progetto, inoltre, ha stimolato la creatività dei partecipanti, che hanno potuto esprimere le loro idee sulla sostenibilità nel turismo attraverso attività pratiche.
Il futuro del turismo sostenibile: nuove sfide all’orizzonte
Il progetto ha ottenuto ottimi riscontri, raggiungendo gli obiettivi prefissati di sensibilizzazione e formazione sui temi del turismo sostenibile e dell’overcrowding. Tuttavia, le sfide per il futuro sono ancora molteplici. Le successive tappe del progetto, in Germania e in Turchia, permetteranno di consolidare e condividere le buone pratiche adottate dai vari paesi partecipanti. È fondamentale che l’intero settore turistico, dai piccoli operatori ai grandi enti, continui a lavorare per un turismo che rispetti l’ambiente e le comunità locali. Con l’entusiasmo e l’impegno dimostrato dai partecipanti a Tusa, il futuro del turismo sostenibile sembra essere nelle mani delle giovani generazioni pronte a fare la differenza.

