Una Fondazione al servizio del territorio: intervista al nuovo presidente del Giglio

Con un’esperienza consolidata nel mondo economico e giuridico, il nuovo presidente della Fondazione Giglio, Victor Mario Di Maria, si racconta in questa intervista: obiettivi chiari, innovazione, centralità del paziente e valorizzazione del capitale umano sono i cardini su cui intende costruire un nuovo corso, puntando su qualità, prossimità e trasparenza.

1)  Lei conosceva la Fondazione Giglio da presidente del collegio sindacale, quindi attraverso i numeri. Come è stato il passaggio al ruolo di presidente e che impressione ha avuto?

Il passaggio dal Collegio Sindacale alla Presidenza ha significato trasformare una “lettura per cifre” in una “visione per persone”. Conoscevo già la solidità economico-finanziaria della Fondazione e i suoi margini di miglioramento; oggi, nella qualità di Presidente, tocco con mano la qualità professionale di chi vi lavora e la forte domanda di salute che arriva dal territorio.

L’impressione complessiva è di una realtà solida, dotata di potenzialità ancora maggiori: il mio compito è far convergere risultati di bilancio e valore sociale, rafforzando trasparenza, innovazione e prossimità al paziente.

2)  Quali priorità si è dato per i primi mesi di lavoro?

Nei primi mesi ci siamo concentrati su tre direttrici:

  1. Governance solida e trasparente – completare l’assetto regolamentare, rafforzare e migliorare i processi interni e rendere ogni atto conforme con i risultati attesi.
  2. Piano operativo 2025 – concordare con Direzione Generale obiettivi misurabili su riduzione delle attese, qualità dei servizi e sostenibilità economica, così da far dialogare risultati clinici e bilancio.
  3. Apertura al territorio – potenziare la rete con i medici di base e le istituzioni locali, per offrire risposte più vicine ai cittadini e valorizzare le competenze presenti in Fondazione.

3)   Come intende rafforzare il ruolo della Fondazione Giglio nel contesto regionale e nazionale?

La ringrazio per la domanda. Agiremo su due assi strategici:

  1. Eccellenza riconoscibile – Potenzieremo le aree di alta specialità, attrarremo professionisti di valore e svilupperemo progetti di ricerca insieme a UniCamillus, università di Medicina nostra partner statutaria, oltre che con altri Istituti nazionali. In questo modo il “brand Giglio” diventerà sinonimo di qualità clinica misurabile e riconosciuta.
  2. Responsabilità istituzionale e rete clinico-assistenziale – In piena sintonia con l’Assessorato regionale alla Salute, che affida alla Fondazione il budget annuale, garantiremo massima trasparenza nei risultati e allineamento agli obiettivi del Piano sanitario regionale. Contestualmente consolideremo intese operative con le Aziende sanitarie e i principali poli ospedalieri del Mezzogiorno, favorendo percorsi di cura condivisi, iniziative formative e soluzioni digitali che avvicinino i servizi ai cittadini.

Queste leve, sostenute da una comunicazione chiara sui risultati, faranno della Fondazione un punto di riferimento stabile sia sul piano regionale sia su quello nazionale.

In sintesi: eccellenza locale, sinergie d’altissimo profilo e una struttura gestionale rinnovata sono le chiavi con cui intendiamo far crescere, in ambito regionale e nazionale, la reputazione e la capacità attrattiva della Fondazione Giglio.

4)  E, a tal proposito, quale iniziative intende assumere per ridurre la mobilità passiva.

 Puntiamo, anche qui, su tre leve concrete:

  1. Offerta clinica mirata – Potenzieremo i servizi ad alta domanda regionale così che i pazienti trovino nella Fondazione cure di alto livello.
  2. Percorsi di presa in carico vicini al cittadino – Stiamo strutturando percorsi diagnostico-terapeutici integrati, dal medico di famiglia fino al follow-up, per evitare l’avvio spontaneo di “viaggi della speranza”.
  3. Innovazione e partnership accademiche – Grazie anche alla collaborazione con UniCamillus,, investiremo nelle più moderne prassi cliniche, applicazione dell’intelligenza artificiale ai processi terapeutici, formazione continua del personale e ricerca applicata: strumenti che riducono le attese e aumentano la fiducia dei cittadini nelle eccellenze disponibili sul territorio.

Con queste azioni contiamo di trattenere competenze e risorse in Sicilia, offrendo ai pazienti cure di qualità senza costringerli a spostamenti gravosi.

5)  Un problema molto sentito nel territorio riguarda i tempi di attesa per l’accesso ad alcune prestazioni. Su questo fronte cosa state facendo.

La riduzione delle attese è una priorità che affrontiamo nel quadro delle linee programmatiche e delle risorse attribuite dagli enti istituzionali competenti. In tale cornice operiamo su tre direttrici:

  1. Ottimizzazione interna – stiamo riorganizzando agende e percorsi clinici per valorizzare al meglio le risorse professionali e tecnologiche già disponibili.
  2. Monitoraggio continuo – abbiamo potenziato i sistemi di rilevazione, perché dati tempestivi consentono di intervenire rapidamente dove le attese tendono ad allungarsi.
  3. Interlocuzione istituzionale – manteniamo un confronto costante con i nostri fondatori pubblici per calibrare, in funzione dei margini di budget, ulteriori azioni che possano agevolare il progressivo assorbimento delle liste.

Siamo fiduciosi che questo metodo di lavoro, fondato su trasparenza e uso mirato delle risorse, consentirà di migliorare gradualmente i tempi di accesso a beneficio dei cittadini.

6)  Quali obiettivi per consolidare e sviluppare i servizi sanitari offerti?

Ci muoviamo lungo diverse linee strategiche, modulando le azioni in coerenza con il quadro di risorse che verrà progressivamente definito dagli enti istituzionali. In particolare puntiamo a valorizzare le aree di eccellenza e a potenziare i servizi ad alta specialità già riconosciuti, ampliando l’offerta clinica così da trattenere in Sicilia competenze e pazienti. Proseguiremo ad investire in innovazione e capitale umano, promuovendo la formazione continua, l’ampliamento delle tecnologie digitali (telemedicina, refertazione on-line) e perfezionando i percorsi diagnostico-terapeutici più snelli, per una cura sempre più vicina al cittadino. E’ opportuno, aggiunto, integrare la rete territoriale quindi rafforzare i rapporti con medici di medicina generale e strutture sanitarie dell’area metropolitana, offrendo percorsi condivisi che riducano spostamenti e duplicazioni di esami.

Con questi obiettivi intendiamo consolidare la qualità attuale e creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile dei servizi, nell’interesse dei pazienti e del sistema sanitario regionale.

7) Oggi si parla molto di intelligenza artificiale, che non è più il futuro, ma è il momento che stiamo vivendo. Intelligenza artificiale quale ruolo avrà nella sanità e nella sanità del giglio.

L’intelligenza artificiale rappresenta una frontiera di grande interesse anche per la nostra realtà.

Pensiamo alla diagnostica, alla gestione dei percorsi di cura, alla ricerca clinica. Siamo consapevoli che ogni applicazione dovrà essere valutata con prudenza, sostenibilità economica e massima attenzione a etica e privacy.

Siamo pronti a valutare e introdurre soluzioni che possano portare benefici tangibili ai pazienti e supporto concreto ai nostri professionisti, mantenendo sempre al centro la competenza umana e la qualità del servizio.

8)  La comunicazione digitale, il sito web e i social sono sempre più strumenti cruciali nel rapporto con i cittadini. Intende rafforzarne l’uso e la qualità.

Certamente. Per una Fondazione che opera al servizio della comunità, canali digitali chiari e aggiornati sono parte integrante dell’offerta di cura. Già da tempo, Fondazione Giglio è presente in una piattaforma multicanale molto seguita e affidata al nostro responsabile della comunicazione e ufficio stampa, Vincenzo Lombardo. Il nostro obiettivo è mantenere un aggiornamento costante con una pluralità di contenuti legati soprattutto all’attività sanitaria. Contenuti che riteniamo utili per chi sceglie di affidarsi alle cure della nostra Fondazione.

I social sono anche strumenti che ci offrono la possibilità di aprire un dialogo con i pazienti  e di percepirne il sentiment. Recentemente abbiamo pubblicato il nostro nuovo sito internet. Un lavoro complesso ma che oggi consente ai nostri utenti di conoscere tutte le attività di Fondazione Giglio. E’ la prima porta “virtuale” di ingresso alla Fondazione con più di un milione accessi annui.   

9) Che cosa la motiva personalmente in questo nuovo incarico e quali esperienze porterà nel suo percorso alla guida della Fondazione?

Desidero innanzitutto ringraziare il Presidente della Regione, sen. Renato Schifani, la cui attenzione costante al mondo della sanità improntata a efficacia, efficienza e legalità, ha ispirato la linea programmatica di questo governo. Sono onorato di poter dare il mio contributo a questi stessi principi alla guida della Fondazione.

Ringrazio inoltre l’Assessore regionale alla Salute, il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, il Direttore Generale e tutti i professionisti, sanitari e amministrativi, che con la loro competenza renderanno possibile questo nuovo percorso.

La mia motivazione nasce dal desiderio di mettere a disposizione della Fondazione oltre trent’anni di esperienza come commercialista e giurista d’impresa, maturata al fianco di aziende e imprenditori nel settore privato. Ho imparato a coniugare visione strategica, rigore nei numeri e attenzione costante ai risultati concreti. Oggi porto queste competenze in un contesto di rilevanza sociale, con l’obiettivo di rafforzare la solidità economica dell’Ente, promuovere l’innovazione organizzativa e valorizzare il capitale umano, così da garantire ai cittadini servizi di alta qualità in un clima di trasparenza e responsabilità condivisa.

 10)  Come vede la nuova riorganizzazione nella governance che si è data Fondazione Giglio.

La riforma statutaria, voluta dal Presidente della Regione, introduce un principio di fondo: le funzioni di guida strategica, rappresentanza istituzionale e gestione operativa sono concentrate su più organi.

Il Consiglio di Amministrazione mantiene la responsabilità dell’indirizzo e del controllo; la Presidenza assicura la rappresentanza legale e la vigilanza sul rispetto delle regole; la Direzione Generale si dedica esclusivamente alla gestione quotidiana e al conseguimento dei risultati.

Questa chiara separazione dei ruoli rafforza i necessari contrappesi, rende i processi decisionali più trasparenti e allinea la Fondazione agli indirizzi regionali senza appesantirne l’operatività.

In definitiva, la nuova governance offre una cornice più solida per consolidare la qualità dei servizi e la fiducia dei cittadini.

11)  Come sta procedendo il percorso di integrazione con l’università Unicamillus? Quali prospettive future.

Il percorso, avviato proficuamente e rafforzato nell’aprile 2025 con l’ingresso nel board del Giglio di Unicamillus, procede secondo il cronoprogramma condiviso con UniCamillus, La collaborazione, centrata su formazione, sperimentazione e ricerca, apre prospettive concrete per elevare le competenze professionali, rafforzare l’attività scientifica e valorizzare la pratica clinica, con ricadute significative sulla qualità dei servizi offerti alla comunità.

12)  Se potesse lasciare un messaggio ai cittadini, ai pazienti e ai professionisti della Fondazione, quale sarebbe?

Un solo messaggio, rivolto a tre destinatari.

Ai cittadini: la Fondazione è un patrimonio pubblico che vi appartiene; noi esistiamo per garantire a ciascuno cure sicure, accessibili e di eccellenza. Contate su di noi – e non esitate a farci sapere ciò che funziona e ciò che va migliorato.

Ai pazienti e alle loro famiglie: oltre alla migliore competenza scientifica il nostro impegno è anche per offrire, in un momento di fragilità, ascolto, rispetto e umanità. Ogni percorso assistenziale deve sempre essere costruito mettendo al centro dignità e i bisogni del paziente.

Ai professionisti della Fondazione: siete la nostra forza propulsiva. Vi chiedo di continuare a lavorare con rigore, coraggio innovativo e spirito di squadra; in cambio avrete un’amministrazione trasparente, che investe sulla vostra crescita e difende i valori di efficacia, efficienza e legalità. Insieme potremo trasformare il buon lavoro quotidiano in un modello di sanità di cui essere orgogliosi.

L’intervista restituisce il ritratto di una leadership orientata al futuro, capace di tenere insieme rigore gestionale e attenzione umana. L’ambizione dichiarata è fare della Fondazione Giglio un punto di riferimento per la sanità del Mezzogiorno, trattenendo pazienti e talenti, investendo in innovazione e rafforzando il legame con il territorio e la comunità. Un progetto ambizioso, ma radicato nella concretezza.

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