In questo giorni di sosta forzata a casa è più facile studiare e nello stesso approfondire alcuni temi sociali. L’attenzione, in particolare, è volta a rispondere ad una domanda. Come sarà la nostra vita dopo il Coronavirus? C’è chi sostiene che tutto riprenderà come prima e chi invece dice che nulla sarà come prima. Fra le due posizioni sicuramente ci sarà la verità.
1. Le due verità dalle quali partire. Leggendo alcuni studi ci si imbatte in due verità. Anzitutto il fatto che l’ultima volta che il mondo ha combattuto con una pandemia dalle dimensioni dell’attuale è stato con la pandemia di influenza H1N1 del 1918-19. La seconda verità è sul fronte del vaccino. Per combattere il COVID-19, infatti, sembrano necessari almeno 12-18 mesi prima che sia disponibile un vaccino.
2. Come sarà la nostra vita dopo il Coronavirus? Non lo sappiamo. Il dato da cui dobbiamo partire è che, al momento, in tutto il mondo ci sono persone private delle più basilari libertà individuali. Uno studio di trenta scienziati dell’Imperial College di Londra, spiega che la guerra al Covid-19 durerà nel migliore dei casi il tempo di trovare un vaccino e sperimentarlo. In tutto questo tempo qualunque rilassamento delle restrizioni finirebbe per far rialzare la curva dei contagi. Il tempo stimato dagli studiosi è di diciotto mesi e forse più. Siamo di fronte ad un periodo di tempo entro il quale le nostre abitudini saranno stravolte in ogni campo: educazione, vita sentimentale, sanità, politica, rapporti sociali e persino religione. La crisi quindi non sarà rapida. Dobbiamo avere, quindi, tanta pazienza nell’affrontarla. Se pensiamo a come vivevamo quaranta giorni fa l’attuale modo di vivere ci appariva impossibile.
3. Cosa è cambiato nella vita quotidiana? I luoghi dell’aggregazione sociale di ieri sono scomparsi. Non esistono più bar, centri commerciali, cinema, discoteche, pub, oratori. E’ cambiata subito la televisione che si è adeguata alla situazione costruendo trasmissioni dove la normalità è intrattenersi con ospiti che da casa propria intervengono nella dimensione del quotidiano. La scuola si è dovuta inventare la didattica a distanza. La chiesa, invece, ha dovuto mettere in atto l’evangelizzazione on line fatta soprattutto di celebrazioni in streaming. La politica della chiacchiera è scomparsa. E’ nata, invece, la politica della solidarietà portata avanti in Italia da 7.904 sindaci che d’un tratto, e senza alcuna esperienza a riguardo, si sono dovuti fare carico della salute dei loro cittadini. Si è fatta strada la cultura della solidarietà. Anche le forze dell’ordine si sono dovute adattare a questa nuova situazione con meno lavoro negli uffici e più presenza sul territorio. In pochi giorni la società è cambiata in tutto il mondo. Cambiamenti difficili da immaginare alcuni giorni fa. Tante altre cose cambieranno con il passare dei giorni.
4. Come sarà la nostra vita dopo il coronavirus? Difficile oggi dare una risposta. Una cosa è certa: la vita cambia giorno dopo giorno senza che nessuno possa porvi alcun freno e scorre come un fiume in piena. Vivremo tantissimi altri cambiamenti. Quando il coronavirus sarà debellato la nostra vita sarà talmente cambiata che sarà forse anche impossibile tornare a fare quello che facevamo fino ai primi giorni di marzo.