Cefalù: parrucchieri, barbieri ed estetisti vogliono passare dalle parole ai fatti. Lo annuncia in un comunicato Serge Rajmondi, parrucchiere della cittadina normanna, in rappresentanza dei parrucchieri, dei barbieri e e degli estetisti locali. «Dalle parole ai fatti» è il loro slogan.
«In questo periodo così delicato, sotto tutti i punti di vista per la nostra nazione, abbiamo rispettato con grande senso civico le regole che il governo ci ha imposto per fronteggiare l’attuale pandemia in corso. Ma adesso dopo quasi due mesi dalle chiusure delle nostre attività, ci sembra davvero mortificante ascoltare continui ”vedremo” e ‘aspetteremo ”, che di certo non ci aiutano a portare avanti quel sacrosanto diritto di garantire alle nostre famiglie un minimo di stabilità economica». Attraverso il loro comunicato parrucchieri, barbieri ed estetisti vogliono mettere a conoscenza i propri clienti e non solo, «che ci stiamo organizzando in merito a: sanificazione dei locali, acquisto di attrezzatura e materiale medicale per la disinfezione, acquisto di DPI adeguati (guanti, visiere, mascherine ecc..) utilizzo di materiale monouso, disinfezione e sterilizzazione di tutti gli attrezzi utilizzati ecc..».
Parrucchieri, barbieri ed estetisti sono preoccupati «che l’abusivismo possa prendere piede può risultare sempre più tangibile. Per questo motivo contrasteremo con ogni mezzo l’esecuzione di servizi a domicilio che alimentano il lavoro nero e soprattutto non possono certamente garantire le varie misure preventive e di sterilizzazione. Se il Governo ritiene che debbano essere definite ulteriori condizioni per le riaperture, noi siamo pronti ad un ascolto serio, ma che lo definisca da subito per consentire di riaprire le nostre attività. Esiste una tenuta sociale ed economica che non merita rinvii ma segnali chiari e certi».