Cosa succede a chi mangia la pasta surgelata? Mangiare un piatto di pasta surgelata non ci consente di avere la pasta al dente che oltre ad essere più digeribile ha anche un minor impatto sull’indice glicemico. Mangiare la pasta surgelata espone, quindi, a diversi rischi. Non potendosi avere una pasta al dente, infatti, si avrà una cottura prolungata che provocherà da un lato il rilascio dell’amido e dall’altro lato l’assorbimento dell’acqua da parte della pasta. Il risultato sarà una pasta non proprio gradevole al gusto, poco digeribile e con un indice glicemico molto superiore a quella della pasta al dente. Per questo, quindi, la pasta surgelata sarà anche poco adatta alle persone diabetiche, ma anche a chi sta seguendo una dieta dimagrante.
Come riconoscere un buon surgelato? La prima cosa da guardare è la confezione con eventuale presenza di ghiaccio. Quando si prende un prodotto dai freezer del supermercato occorre accertarsi anzitutto che la confezione sia integra e senza tagli o strappi. Se vi si scorge della brina sull’involucro non ci si deve allarmare perché si tratta solo del risultato di un lieve innalzamento della temperatura. Ma se vi si ci trova del ghiaccio, invece, significa che la catena del freddo è stata interrotta. In questo caso nella scatola potrebbe esserci una potenziale proliferazione di microbi. Quando si nota del ghiaccio nella scatola, quindi, non va portato a casa il prodotto surgelato.
Perché bisogna sempre leggere l’etichetta dei cibi surgelati? La prima cosa da fare con i surgelati, è leggere l’elenco degli ingredienti. L’ordine in cui questi compaiono segue un ordine decrescente per quantità: il primo ingrediente è quindi quello più presente. Ecco perché è importante fare subito una verifica sulla posizione occupata dagli ingredienti per fare una stima della qualità di un prodotto. Attenzione alla posizione degli additivi. Se sono troppo avanti, meglio optare per un alimento di migliore qualità. Leggere bene le istruzioni relative alla conservazione dopo l’acquisto e l’avvertenza che il prodotto, una volta scongelato, non deve essere ricongelato, più tutte le istruzioni per l’uso.
Come va cucinata la pasta? La prima regola vuole che in un litro di acqua vadano cotti non più di 100 grammi di pasta. E’ sbagliato cuocere la pasta in poca acqua. Un altro errore è quella di passare la pasta appena scolata sotto il getto di acqua del rubinetto. Fermare la cottura di pasta è sbagliato, anche quando si dovrebbe preparare un’insalata fredda di pasta. Bisogna stare molto attenti al tempo di cottura. Bisogna rispettare il tempo di cottura indicato nella confezione della pasta. Al limite va scolata un po’ prima e farla cuocere durante la mantecatura aggiungendo acqua di cottura.
Quali sono i benefici della pasta? La pasta accelera il metabolismo. I suoi carboidrati hanno tempi lunghi di assorbimento, sazia più a lungo e fornisce zuccheri complessi necessari per ogni sforzo fisico e mentale. La pasta è un anti stress commestibile per la presenza della vitamina B1, anche chiamata tiamina, utile per il corretto funzionamento del sistema nervoso. La pasta ha l’indice glicemico più basso fra tutti i carboidrati. Per questo fa sentire sazi ma alza anche il livello delle proteine che proteggono il cuore e la circolazione del sangue. Inoltre contiene poco sodio e quindi aiuta la pressione.