Chi è sicuro dei cibi che mangia? Oggi non è facile sapere se i cibi che si mangiano sono sicuri oppure no. Tutta colpa dell’inquinamento ma anche dei pesticidi che si utilizzano in agricoltura. I pesticidi sono usati soprattutto in agricoltura e le loro tracce arrivano sulle nostre tavole perché si trovano nei cibi che mangiamo. Ai controlli sfugge l’utilizzo di sostanze chimiche di ogni tipo quali pesticidi, metalli pesanti, micotossine e conservanti. Ogni anno una associazione americana, EWG, Environmental Working Group, stila una lista di prodotti tra frutta e verdura che subiscono maggiori trattamenti chimici. Anche se di anno in anno vi si trovano alimenti diversi ve ne sono alcuni che vi risultano sempre presenti. Sono gli alimenti più pericolosi a cui in genere non si pensa.
1. Fragole. Diversi test, sia italiani che esteri, mettono in evidenza che le fragole sono tra i frutti più carichi di pesticidi, molto spesso si trovano addirittura al primo posto nelle classifiche degli alimenti contaminati. Un rapporto di Legambiente dice che le fragole possono presentare di un mix di pesticidi che ne contiene fino a 9 differenti.
2. Spinaci. Il rischio di trovare la verdura con presenza di pesticidi è alta. Al primo posto in negativo fra le verdure con più pesticidi si trovano gli spinaci dove si nascondo le più alte concentrazioni di residui chimici. Gli spinaci sono ricchi di vitamina A e di acido folico e contengono la luteina, utile per la salute della retina e quindi degli occhi.
3. Cavolo nero. La quantità di pesticidi rilevati su queste verdure non è molto preoccupante come su altri prodotti. Purtroppo però fanno preoccupare i tipi di pesticidi che vi si trovano. Secondo i test dell’USDA, tre insetticidi vietati all’uso nelle colture (acefato, clorpirifos, e oxamil) sono stati rinvenuti su cavoli, cavoli neri e altre verdure come ad esempio nel peperoncino.
4. Nettarine e pesche. I peschi sono spesso attaccati da diversi parassiti e funghi. Per questo l’uso intensivo di pesticidi su queste colture è molto elevato. Il consiglio è di consumare le nettarine biologiche. Le pesche e le nettarine contengono dei composti fenolici, vitamina C e dei carotenoidi in abbondanza. Bisogna però fare molta attenzione e consumare la versione biologica di questa frutta e consumare così anche la buccia che contiene il doppio di composti fenolici rispetto alla polpa.
5. Mele. I frutteti di mele ricevono in media 10-20 applicazioni di pesticidi all’anno. A pensarci è una percentuale molto elevata rispetto ad altre colture. I prodotti più utilizzati sono i fungicidi che devono uccidere il fungo responsabile delle ticchiolature. Vengono utilizzate anche insetticidi volti a combattere la mosca della frutta, il punteruolo della prugna o l’acaro rosso. Sulle mele arrivano anche erbicidi, regolatori di crescita e rodenticidi contro i roditori. La mela contiene un’ampia varietà di antiossidanti (quercetina, polifenoli, flavonoidi) noti per prevenire l’ossidazione cellulare e ridurre il rischio di comparsa del cancro. E’ importante per questo commutare la mela biologica.
6. Uva. Anche l’uva è fra i cibi più pericolosi. Una indagine condotta dalla rivista svizzera KTipp ha scoperto che tutti i tipi di uva esaminati contenevano numerosi pesticidi. In alcuni grappoli di uva sono stati trovati fino a 15 pesticidi diversi.
7. Ciliegie. I ciliegi sono spesso attaccati dalla mosca asiatica, le cui larve sono in grado di distruggere l’intero raccolto. Questa mosca si contrasta utilizzando il dimetoato. Diversi paesi, tra cui Francia, Spagna e Italia, hanno deciso di vietarne l’uso a partire dal 2016 a causa dei “rischi inaccettabili” per la salute. Purtroppo le ciliegie che arrivano da altri stati potrebbero contenerlo. Le ciliegie rosse contengono un’elevata quantità di antociani e melatonina, un antiossidante senza pari regolatore del sonno. E’ importante però mangiare la ciliegia biologica.
8. Pere. Anche le pere prima di arrivare a tavola vengono sottoposte a trattamenti con fitofarmaci, indispensabili per evitare che venga attaccata da parassiti o funghi. Ecco perché bisogna stare molto attenti perché vi si possono trovare residui di pesticidi.
9. Pomodori. Purtroppo i pomodori sono fra gli ortaggi che contengono maggiori tracce residue di pesticidi. In media contengono maggiori residui di pesticidi interferenti endocrini. I pesticidi nei pomodori possono inoltre causare danni al sistema nervoso centrale.
10. Sedano. Il sedano a mazzi è l’ortaggio più contaminato. L’uso di pesticidi, prima e dopo la raccolta, è motivato da due aggressori: la septoriosi, che è una malattia fungina, e il moscerino scavatore, che scava delle gallerie nelle foglioline.
11. Patate. Le patate subiscono l’attacco di molti bioparassiti come la dorifora, che è un coleottero, gli afidi, le lumache o i vermi della patata. Anche se nell’agricoltura biologica sono disponibili metodi di controllo, i produttori preferiscono utilizzare in genere i pesticidi per massimizzare i rendimenti.