Tutti non sanno che la banconota da 10 lire del 1866 oggi può valere fino a 20.000 euro. La banconota che vale così tanto è quella emessa dalla Banca nazionale del regno d’Italia. Una banconota della quale in internet sembra non esistere alcuna immagine. Per riconoscerla diciamo che nella sua faccia principale riporta al centro l’effigie di Vittorio Emanuele II Re d’Italia. Ha avuto una tiratura di 7.000 copie ed oggi ha una rarità del tipo R5. La banconota che riportiamo nella foto non è quella che viene valutata così tanto ma ha anch’essa un valore molto importante.
Le banconote da 10 lire nel periodo che va dal 1861 al 1946 presentano quattro versioni e sono tutti biglietti di stato. La prima, del 1866, è di colore verde. Sul recto raffigura Camillo Benso e Cristoforo Colombo. Sul verso riporta, la scritta della banconota da 10 lire. Il secondo tipo di banconota, del 1874, è di colore azzurrino. Sul retro si informa che la banconota è un biglietto consorziale a corso forzoso inconvertibile. Su verso, invece, compare un soggetto non definito.
La terza banconota è del del 1883 ed è di colore arancio. Sul retro è riportata un’effigie del re Umberto I. La quarta, del 1910, è di colore azzurrino. È molto simile alla precedente e ha una grossa differenza nel fatto che l’effigie del re non è presente sul verso.
Sotto il, regno di Vittorio Emanuele II è iniziata anche la moneta da 10 lire. Al diritto presenta la testa nuda del re volta a sinistra, intorno porta la scritta “Vittorio Emanuele II” ed in basso la data. Sotto al collo la scritta “Speranza” che il nome dell’autore Filippo Speranza. Al rovescio, invece, riporta lo stemma sabaudo coronato e con il collare dell’Annunziata. Intorno rami di lauro e di quercia. Il valore era posto sotto lo scudo dello stemma. In basso appare il segno di zecca a sinistra ed il monogramma della Banca d’Italia a destra.
Possiedi le 10 lire del 1866?
Queste monete sono state coniate solamente a Torino dal 1861 al 1865. Il titolo è di oro 900/1000. I diametri sono variabili da 18 millimetri a 19,5 millimetri ed il contorno è rigato. Negli esemplari coniati nel 1861 la testa al diritto è più piccola rispetto agli altri tipi. Gli esemplari datati 1863, invece, presentano diametri intermedi oltre a quelli sopra citati. Il diametro per questa annata fu in definitiva fissato a 18,5 millimetri.