Pareggio deludente per la Pro Loco a causa di un arbitraggio da dimenticare. Partita surreale quella di ieri, 20 novembre, allo stadio Santa Barbara tra la Pro Loco Sant’Ambrogio e la Supergiovane Castelbuonese. Le due squadre, con caratteristiche diverse ma molto organizzate, fanno un bel gioco, pulito e rispettoso, compromesso purtroppo da una miriade di errori arbitrali, vuoi per l’inesperienza tecnica del giovane direttore di gara Ingrassia, vuoi per la confusione creatasi negli ultimi venti minuti della partita.
La Pro Loco scende in campo con l’intenzione di mantenersi saldamente alle spalle della capolista Aspra, che allunga, tuttavia, le distanze in seguito al pareggio sia del Finale che del Sant’Ambrogio. E’, però, evidente qualche errore nella sistemazione in campo, subito risistemata durante i primi minuti di gioco.
Molto più agguerrita si presenta la Supergiovane Castelbuonese, allenata da Tumminello, l’anno scorso punta di diamante del Pollina: ottimo lo schema di gioco, in particolare in zona offensiva con Martorana e Culotta (ex della Pro Loco), sempre pronti allo sprint finale e pericolosi in area di rigore, dove la presenza del portiere Gugliuzza diventa fondamentale, anche in occasione di un inaspettato e velenosissimo pallonetto di Culotta, che esce, però, alto oltre la traversa della porta avversaria. Siamo al 20’. Il match ha tutte le carte in regola per mettere in scena un gradevole spettacolo, fatto di botte e risposte da ambo le parti, ma disturbate costantemente dalle interruzioni di gioco dell’arbitro. Al 43’, su una punizione di Di Fina, Marsala trova la palla e con un convincente colpo di testa porta in vantaggio la Pro Loco, chiudendo felicemente il primo tempo con un meritato 1-0. Il rientro dagli spogliatoi sembra essere di grande auspicio, benché dall’altra parte i tentativi di sfondamento siano sempre in aumento: Gennaro trova il gol al 64’, pareggiando un incontro altrimenti perso.
Continua il botta e risposta tra l’attacco castelbuonese e quello ambrogiano: al 66’ Culotta piazza un pallone centrale prontamente respinto da Gugliuzza, mentre al 70’ Mocciaro, che ritorna tra le fila ambrosiane in ritardo ma in grande forma, inventa un assist con la spalla per Messina, che non coglie l’occasione a causa della sua posizione troppo defilata.
Non si fanno attendere le reazioni dei giocatori della Pro Loco, che lamentano due calci di rigore non fischiati dall’arbitro e nettamente visibili perfino dalle tribune, da dove arrivano frasi di ammonimento nei confronti del direttore di gara: al 79’ un fallo su Marsala, lo lascia a terra direttamente in area, ma l’arbitro non fischia e lascia continuare il gioco, finché la Supergiovane non manda in out la palla; pochi minuti dopo, esattamente al 84’, è Mocciaro a finire giù, atterrato dalla difesa castelbuonese: anche qui nessuna sanzione, solo l’invito a rialzarsi e a riprendere il gioco.
Gli ultimi secondi in campo sono un alternarsi di crampi e proteste, che si trascinano fin fuori dal campo. Arriva il fischio finale: la Pro Loco incassa solo un punto mal digerito, ma rasserenata dal pareggio anche del Finale, che incontrerà la prossima settimana allo stadio San Giuliano di Pollina, per una partita che si preannuncia fin da ora al cardiopalma. La Supergiovane, dal canto suo, gusta il punto fuori casa, consapevole di poter continuare a crescere nel corso di questo difficile campionato, guidata da un allenatore di grandi vedute.
Formazioni:
Pro Loco Sant’Ambrogio Cefalù: Gugliuzza, Glorioso G., Cavoli (66’ Mocciaro), Saija, Glorioso F., Gatta, Biondo (62’ Castrovinci), Marsala (87’ Musotto), Messina, Papa, Di Fina.
Supergiovane Castelbuonese: Cefalù, Città, Bruno, Norata F., Abbate, Brocato, Gennaro, Carollo, Culotta, Conoscenti (77’ Andrei), Martorana
Piccolo aggiornamento anche sui Giovanissimi, che sempre domenica sono stati ospiti della favorita squadra del capoluogo siciliano, la Città di Palermo, le cui preparazione e tecnica, conosciute ancor prima della partenza, hanno messo in seria difficoltà il giovane team di mister Papa. I ragazzi continuano a dare prova, però, di affrontare a testa alta anche le sconfitte, segno di una grande forza d’animo e di una guida alle spalle in grado di tirarli su e di renderli sempre più tenaci. Ci si rimette in sella per una nuova corsa: forza, ragazzi!