Si è svolta la Direzione Regionale siciliana del Partito Repubblicano Italiano che ha fatto un bilancio sugli accadimenti dell’ultimo anno e ha tracciato le linee guida per le prossime iniziative in campo politico ed elettorale.
Ai lavori hanno partecipato anche i cefaludesi Francesco Aliberti, Giuseppe Blanda e Franco Cesare, tutti e tre componenti del direttivo regionale. “Il partito Repubblicano Italiano – commenta Giuseppe Blanda – è sempre più presente nel nostro territorio. Sempre più vicini alla gente: con la nostra storica e indiscussa coerenza portiamo avanti i nostri ideali e i nostri valori. Cresciamo nel territorio e, in piena sintonia col Segretario Regionale, Pietro Currò, condividiamo pienamente le linee guida del partito. Molto forte la sezione del Pri di Lascari che vanta una forte presenza nell’ambito dell’Amministrazione comunale.
Il Direttivo regionale ha analizzato il recente periodo, segnato pesantemente da una pandemia di portata internazionale, che lascia intravedere per il futuro delle trasformazioni e cambiamenti epocali che, se adeguatamente governati, così come auspicato dal governo Draghi, potrebbero rappresentare delle opportunità di rilancio per costruire un’Italia moderna e competitiva. In questa ottica il PRI è sicuramente un partito che nella sua formazione e nella sua storia ha propugnato e governato i grandi cambiamenti del nostro paese riuscendo a mantenere inalterato nel tempo il senso etico e morale della politica.
La ricerca del buon governo comporta soprattutto la creazione di tutte le condizioni che possono renderlo concretamente realizzabile, con al centro i reali interessi collettivi degli Italiani, dunque una rinnovata Etica Pubblica, basata su una solida cultura politica che guardi prioritariamente alla “questio” della rappresentanza politica, al funzionamento dello stato di diritto, alla rispondenza fra principio di autorità e principio di responsabilità al ruolo della giustizia e della pubblica amministrazione, una cultura economica in linea con i tempi, che sia in grado di rilanciare lo sviluppo del paese con lo scopo di ridurre le differenze fra Nord e Mezzogiorno d’Italia e creare nuovi posti di lavoro e anche formare le nuove generazioni per renderle adeguate ai cambiamenti in essere. Una convivenza sociale orientata ai valori dell’equità e della crescente responsabilità personale e collettiva che possa portare ad una progressiva riduzione delle diseguaglianze.
Al disorientamento portato dalla pandemia devono seguire opportunità per risorgere dall’immobilismo stagnante. L’Europa sta facendo la sua parte mettendo a disposizione ingenti risorse, che non devono essere sprecate e su questo Draghi ha preso un impegno preciso, stabilendo i campi di intervento, dalle grandi infrastrutture digitali, all’ammodernamento delle reti di comunicazione con un occhio attento alle compatibilità ambientali, un grande spazio di operatività è destinato ai beni culturali e ambientali( l’Italia detiene l’ 80% del patrimonio artistico culturale del mondo, di cui oltre il 33% si trova in Sicilia) da cui ne scaturisce un potente volano per il turismo se consideriamo anche la grande varietà di proposte che vanno dalle indiscutibili bellezze paesagistiche, alle innumerevoli varietà di prodotti tipici agro alimentari.
E’questa un’occasione che l’Italia non può perdere e per la quale il PRI orgoglioso del suo passato vuole ingaggiare una tenace lotta per il futuro delle giovani generazioni, riaffermando i valori che da sempre lo hanno contraddistinto e che lo hanno schierato nella lotta contro tutte le mafie accanto alla parte sana delle istituzioni e della politica, rifuggendo tutte le connivenze fra soggetti inqualificabili e la politica, anche a costo di sacrificare risultati elettorali.