Cosa succede a chi conserva il caffè nel frigo? Problemi per glicemia, cuore e sistema nervoso

Il caffè non ama l’umidità. Conservato in frigo perde alcune sue proprietà. Può portare a […]

Il caffè non ama l’umidità. Conservato in frigo perde alcune sue proprietà. Può portare a muffe dato che il caffè è igroscopico e assorbe l’acqua. La formazione di condensa all’interno del contenitore può danneggiarlo.

Dove è meglio conservare il caffè?

Mantiene inalterate le sue qualità organolettiche a una temperatura che va dai 15 ai 25 gradi, con un’umidità vicina al 50%. Ecco perché sulle confezioni campeggia la scritta “conservare in un luogo fresco e asciutto”, quindi è sufficiente riporlo in una credenza chiusa e al riparo da fonti di calore. Va messo in un recipiente ermetico non trasparente. L’ideale sarebbero i barattoli con possibilità di sottovuoto. Il contenitore andrebbe sempre lavato dopo lo svuotamento e prima di riempirlo con la nuova confezione.

Quanto tempo si può lasciare il caffè in frigo?

Per non buttare quello che avanza va chiuso ermeticamente. Va comsumato al massimo entro 2 giorni. In alternativa si può mettere in un thermos per mantenere intatto l’aroma e consumarlo in giornata. Si può anche congelare.

Cosa succede se nel caffè c’è la muffa?

Durante il processo di torrefazione la maggior parte delle micotossine viene eliminata. Una recente analisi scientifica compiuta sul queste sostanze nel caffè ha dimostrato che bevendo 4 tazzine al giorno si ingerisce il 2% di quella totale consentita dalle leggi europee. Nel decaffeinato e in quello solubile il rischio aumenta. Dove è presente più caffeina diminuisce la possibilità di sopravvivenza delle micotossine. Per ridurre del tutto il rischio, o quasi, occorre bere solo caffè di buona qualità.

Che benefici ha il caffè?

Abbassa l’evenienza del diabete di tipo II. Aiuta a prevenire Alzheimer e Parkinson. Agevola il processo di digestione. Stmola la funzionalità nervosa e cardiaca. Innesca un effetto che favorisce il dimagrimento. Placa il senso di fame. Contiene la vitamina B2 che agevola i processi metabolici. Migliora il tessuto nervoso e lo stato della pelle. Contiene magnesio e potassio molto importanti per le funzionalità dell’organismo e l’efficienza del nostro sistema cardiocircolatorio. Migliora i livelli di energia e stimola alcune funzioni cerebrali.

Quanto caffè si può bere al giorno?

L’European Food Safety Authority (EFSA) ha stabilito i limiti per la quantità di caffeina da assumere quotidianamente senza danno alla salute. Si tratta di una dose giornaliera che va dai 200 ai 400 mg, con una quantità limite che corrisponde a un massimo di 4 tazzine di caffè espresso nell’arco della giornata. In caso di consumo esagerato si ha una forma di dipendenza conosciuta come “caffeinismo”. Provoca sintomi più o meno acuti a seconda della sensibilità. In particolare si hanno tachicardia, cattiva digestione, reflusso gastroesofageo, nervosismo, irritabilità e insonnia.

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