Smettere di mangiare la pasta non fa dimagrire. I corpi chetonici che entrano in circolo quando si smette di assumere i carboidrati sono tossici perché bruciano muscoli. Si possono avere vertigini, stanchezza continua, insonnia, nausea e alito cattivo.
Cosa posso mangiare al posto della pasta?
E’ difficile sostituirla con un primo piatto altrettanto gustoso. I nutrizionisti consigliano di cambiarla con quella integrale. Oltre ad avere un indice più basso, mantiene quasi intatto il suo contenuto naturale di fibre ed elementi nutritivi. Si può ricorrere anche con gli spaghetti di riso. Fatti con la farina di riso è possibile trovarla anche in altri formati, è adatta anche ai celiaci ed indicata a chi segue una cura dimagrante.
Quando la pasta fa male?
Quando è scotta che si ha con una cottura troppo lunga. In questo caso si ha il rilascio dell’amido nell’acqua nella quale cuoce e la perdita di alcune proprietà nutrizionali. Quella troppo cotta, quindi, non fa bene. Inoltre richiede molto più tempo di quella al dente per essere digerita. Se la cottura è troppo prolungata si ha una pasta scotta che assorbe anche l’acqua. Non è adatta a chi vuole dimagrire.
Che tipo di pasta fa bene?
Quella integrale. E’ ricca di fibre che tengono a bada il colesterolo cattivo. Contiene vitamine, soprattutto la E, l’antiossidante per eccellenza. Apporta sali minerali e proteine. Inoltre, rallenta l’assimilazione di zuccheri e grassi e dà un maggior senso di sazietà. Ha un minore indice rispetto a quella di semola di grano duro. Sazia e aiuta a non esagerare con le porzioni.
Perché la pasta fa ingrassare?
Ha un valore medio-alto. Dopo averla ingerita i valori della glicemia nel sangue si innalzano notevolmente. L’insulina prodotta dal pancreas fa fatica a smaltire lo zucchero in eccesso. Esiste un trucco per abbassare il valore glicemico della pasta: basta mangiarla al dente. In questo modo si tiene a bada la glicemia.
Quante volte alla settimana si può assumere la pasta?
Al massimo 3 volte la settimana. Non superare mai i 60-70g per porzione. Consumarla solo una volta nella giornata e mai alla cena. La pasta di per sé non fa male, ma deve essere associata in maniera equilibrata.
Perché è importante la pasta?
Ha l’indice glicemico più basso fra tutti i carboidrati. Questo fa sentire sazi e alza il livello delle proteine che proteggono il cuore. Contiene poco sodio e aiuta, quindi, la pressione.