Mimmo: l’uomo che ha fatto conoscere le Madonie ai turisti

Ha fatto conoscere le Madonie ai turisti offrendo loro la buona cucina insieme a tanta cortesia e gentilezza. Mimmo Mogavero nasce ad Isnello nel 1935. Terzo di sei figli, si distingue subito per la sua fame di lavoro. Appena quindicenne consiglia e convince il padre ad uscire dal guscio del paese e nel settembre del 1950 prendono insieme in gestione il ristorante che si trovava nei pressi del santuario di Gibilmanna. Dopo alcuni mesi di sacrifici il ristorante decolla tanto che per soddisfare le tante richieste dei clienti si fanno più turni.

Grazie ai consigli del padre e a quelli dei compaesani presto Mimmo si cimenta nella panificazione. Lavora la farina a mano, per mancanza di energia elettrica, e comincia a sfornare dell’ottimo pane. Su questa scia apre insieme al padre e fratello più grande un panificio a Cefalù. Presto diventa un vero e proprio fiore all’occhiello per la modernità dell’impianto e per l’ottimo pane che inizia a sfornare. Incoraggiato dal fatto che le cose andavano bene, Mimmo inaugura anche una moderna rosticceria. Anche quest’attività funziona a gonfie vele tanto che nel giro di qualche mese da due operai che vi iniziano a lavorare si passa a otto dipendenti.

A metà degli anni ’60, dopo essersi sposato e quando era in attesa della sua primogenita, Mimmo decide di spostarsi sulle Madonie. Prende in gestione il «Rifugio Orestano» che si trova a Piano Zucchi e lascia il panificio ai suoi fratelli. Il suo modo di fare con garbo, cordialità e gentilezza insieme alla buona cucina richiamano tante persone sulle Madonie. Grazie al saper fare del suo gestore il rifugio Orestano diventa un vero e proprio punto nevralgico delle Madonie. Per questo Mimmo pensa ad una nuova struttura per rispondere alle richieste che arrivavano dalle tantissime persone che nei fine settimana si riversavano sulle Madonie.

Con enormi sacrifici, e collaborato dalla moglie, costruisce senza alcun finanziamento il Ristorante – Self Service denominato Baita Del Faggio. Siamo a quota 1.350 metri di altezza. La nuova struttura riesce in parte a soddisfare le innumerevoli richieste di ristorazione. Diventa presto un vero e proprio gioiello di montagna. Trascorsi alcuni anni la “Baita” diventa un bellissimo albergo. Il successo che ottiene spinge Mimmo verso nuove sfide. Cede la Baita ai fratelli Piero e Franco, ancora oggi proprietari insieme ai figli, e compra una vecchia masseria dei Principi Licata di Baucina. Pensa di realizzarvi qualcosa di importante per i suoi tre figli. Nel 1984 vi costruisce il meraviglioso complesso turistico «Piano Torre Park hotel». Alcuni anni dopo, nel 1990, incoraggiato dalla moglie compra il ristorante – pizzeria “Al Giardino” sul lungomare di Cefalù e ritorna a vivere fra i turisti cefaludesi. Muore a 68 anni il 29 novembre del 2003. Oggi è ricordato per la sua professionalità ma anche per l’amore con cui ha fatto conoscere ed amare le Madonie e tutto il suo comprensorio e ai tantissimi turisti che vi hanno trascorso le loro vacanze.

Un libro per raccontare la storia del turismo cefaludese. Così come annunciato cefalunews intende pubblicare un libro sulla storia del turismo cefaludese. Raccoglierà biografie di persone che hanno dedicato la loro vita al turismo, storie di strutture turistiche e racconti di iniziative che hanno fatto e continuano a fare turismo a Cefalù. Biografie, storie e racconti vanno inviati via email all’indirizzo [email protected]

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