“Come ha potuto farci questo? In che cosa abbiamo sbagliato? Cosa non abbiamo visto? Mio figlio/a dovrà affrontare molte difficoltà e pregiudizi nella vita? Come dirlo agli altri?” Queste sono alcune delle domande che i genitori solitamente pongono ad uno psicoterapeuta quando vengono a conoscenza che il proprio figlio/a è omosessuale. Ad alcune di queste domande ho già risposto nell’articolo del 10 luglio 2014 che potete trovare al link http://www.cefalunews.net/0_2014/rubriche.asp?id=50035#alto, oggi vorrei dedicarmi ad altri due aspetti di questo delicato argomento: gli effetti delle rivelazioni volontarie sulla famiglia e come affrontare tali rivelazioni. Rivelare volontariamente la propria tendenza omosessuale non è sempre facile ed il ragazzo/a arriva a farlo solo dopo un lungo processo di ricerca, comprensione e conoscenza di se. È un momento importante per il/la giovane perché solo così facendo riesce a vivere pienamente la propria sessualità e le relazioni intime. Per alcuni genitori lo svelamento può rappresentare una crisi tale da non riconoscere più il proprio figlio/a, percependolo come estraneo, negandolo negli affetti e nella comunicazione. Tale reazione può gettare una coppia genitoriale nello sconforto poiché il figlio/a propone loro lo stesso dramma che lui stesso ha vissuto quando ha scoperto/a di essere omosessuale. Infatti, proprio come lui/lei non sapeva cosa dire e cosa fare, nella medesima difficoltà si trovano oggi i suoi genitori che risultano disorientati e confusi. Numerose e diverse le reazioni che vanno dalla rabbia, alla manipolazione, alla negazione. Capita addirittura che i genitori convincano il ragazzo/a di avere un problema e che dunque è necessario che si faccia aiutare da uno psicoterapeuta, così come capita che alcuni genitori chiedano allo psicoterapeuta di convincere il proprio/a figlio/a della loro eterosessualità. L’aiuto chiesto ad uno psicoterapeuta è utile quando il ragazzo/a ha ancora dei dubbi sulla propria identità sessuale, quando è necessario migliorare la relazione tra i genitori ed il figlio/a oppure quando i genitori hanno dubbi e perplessità sull’omosessualità e pregiudizi che vanno superati. La rivelazione volontaria della propria omosessualità comporta sicuramente un cambiamento all’interno della famiglia ed il modo migliore per affrontarlo è creare un clima di confronto ed ascolto reciproco, nell’ottica del rispetto personale e dell’accettazione incondizionata delle scelte intraprese, mostrando un atteggiamento empatico che sia capace di accogliere e non di respingere.