Il nuovo Piano regolatore di Cefalù ha superato l’ultimo passaggio burocratico

Il nuovo Piano regolatore di Cefalù ha superato l’ultimo passaggio burocratico.  Ora sarà inviato  all’assessorato regionale al Territorio e Ambiente per l’approvazione definitiva e la conseguente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il Consiglio comunale di Cefalù si è infatti espresso sulle osservazioni presentate dai cittadini.  93 osservazioni o opposizioni sono state parzialmente o totalmente approvate. 59 sono state rigettate sulla base del parere contrario del progettista, prof. Giuseppe Trombino.

Il Consiglio ha approvato anche i seguenti emendamenti che vanno incontro alle richieste dei cittadini.

Il primo riguarda il trasferimento di volume. Le volumetrie non più realizzabili in base alle nuove previsioni del Piano possono essere trasferite o cedute ai proprietari di terreni ricadenti nelle zone C1,C2, C3, C4, D1.  Questi possono utilizzarle per incrementare la volumetria originariamente realizzabile non superiore al 25%.

Il secondo riguarda le concessioni. L’efficacia dei procedimenti relativi al rilascio delle concessioni e delle autorizzazioni avviati precedentemente all’adozione del Piano che possono concludersi in base alla normativa previgente, entro un anno dall’approvazione del Piano. Così come i procedimenti di approvazione dei piani di lottizzazione che devono essere conclusi con la stipula della convenzione entro due anni dall’approvazione del piano.

Il terzo riguarda le costruzioni nei boschi. Approvata la possibilità di derogare al divieto di nuove costruzioni all’interno dei boschi e delle fasce forestali, consentendo l’inserimento di nuove costruzioni nelle zone di rispetto dei boschi e delle fasce forestali. Per una densità edilizia territoriale massima di 0.03 mc/mq.

Il Piano, rispetto alle tematiche ambientali e alla legislazione attuale, risponde alla valutazione ambientale strategica che ha rapportato ogni scelta urbanistica al principio di minimizzazione degli effetti ambientali e ad operare un minimo utilizzo di suolo agrario. Per garantire la sostenibilità e la salvaguardia del territorio da un eccesso di urbanizzazione.

Per quanto concerne il Lungomare, area di particolare interesse turistico, viene individuato come un’area di particolare valore strategico e identificata dall’ATI 2 e dall’ATI 5 (ambiti di trasformazione integrata). Che indicano una progettazione unitaria per la sua complessiva riorganizzazione urbana.
Questa è un’importante opportunità che ha la città per consolidare il proprio ruolo attrattivo per il turismo dell’intera isola. La zonizzazione del lungomare comunque risponde ai parametri delle zone B1 di completamento edilizio. Classificazione già sancita da precorsa giurisprudenza.

Con questo passaggio in Consiglio, la variante generale al Piano regolatore, progettato dal prof. Giuseppe Trombino, potrà essere inviato all’assessorato regionale al Territorio e Ambiente.   “Si tratta di un traguardo storico per la città – dichiara il sindaco Daniele Tumminello – che attende dal 1974 il nuovo strumento di pianificazione urbanistica. Con il nuovo Prg inizia un nuovo percorso di rigenerazione urbana secondo regole aggiornate, condivise e certe per tutti. Ringrazio tutti quelli che si sono adoperati per l’obiettivo raggiunto e i cittadini che, con i loro contributi o anche solo con la loro attenzione, hanno reso questo momento così significativo”.

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