Incontri culturali al Museo Mandralisca di Cefalù. Sono tre gli appuntamenti in questo mese di Marzo. Si comincia Sabato 11 Marzo, ore 17.30 al Teatro Comunale “S. Cicero” con al Conferenza a più “voci” IL DIALETTO SICILIANO: LINGUA MADRE. STORIA, PAROLE, MUSICA.
Con Santo Grasso, Anton Giulio Pandolfo, Giuseppe Pappalardo, Pierpaolo Petta.
Introduce Vincenzo Garbo, Presidente della Fondazione Mandralisca.
Dopo i Saluti istituzionali, intervento della Prof.ssa Floriana Fascella (Linguista)
Modera Carmen Cutrera. Il programma degli “Incontri culturali al Museo” è curato dal Prof. Giuseppe Saja.
Gli altri due incontri in programma il 18 e il 25 Marzo, sempre alle ore 17.30.
Saranno presentati due libri. il 18 Marzo, sarà presentato L’ Italia nel petrolio. Mattei, Cefis, Pasolini e il sogno infranto dell’indipendenza energetica di Giuseppe Oddo (Autore) Riccardo Antoniani (Autore). Converseranno con l’Autore, il giornalista Franco Nicastro e il Magistrato Vincenzo Calia.
“Perché Enrico Mattei fu ucciso mentre stava per firmare una tregua con le compagnie petrolifere USA? Chi furono i mandanti del sabotaggio che il 27 ottobre 1962 provocò la caduta del suo aereo? E perché Eugenio Cefis, suo successore alla presidenza dell’Eni, sottoscrisse la pace con la Esso e con la Shell, con cui Mattei aveva avuto rapporti conflittuali? Perché scalò la Montedison – punto di incontro e di scontro fra capitale privato e capitale pubblico – di cui poi divenne presidente? Quali furono i suoi veri rapporti con i capi della Dc e degli altri partiti? È vero che cercò di favorire un riassetto istituzionale di tipo presidenzialistico? E perché Pier Paolo Pasolini avanzò il dubbio, in Petrolio, di una qualche sua responsabilità nell’eliminazione di Mattei?”
IL 25 Marco sarà presentato Le torture in Sicilia al tempo dei Borboni. Un periodo di cronaca contemporanea. I processi Bentivegna e Spinuzza
di Giovanni Raffaele (Autore) Ivo Tiberio Ginevra (Curatore) Anna Squatrito (Curatore).
“Il governo borbonico in Sicilia negò sempre di usare la tortura nelle carceri e soprattutto di usarla sui prigionieri politici, ma Giovanni Raffaele dal 1850 al 1860, tramite delle corrispondenze alla stampa inglese, ne denunziò l’utilizzo sistematico anche mediante la raffinata costruzione di appositi strumenti come la cuffia del silenzio, la muffola, lo strumento angelico. Le sue corrispondenze, riportate in questo volume sono anche uno spaccato dell’obbrobriosa giustizia borbonica e trattano nello specifico anche dei processi farsa, con relativa fucilazione, del barone Francesco Bentivegna di Corleone e del patriota Salvatore Spinuzza di Cefalù, oltre alle torture applicate su i patrioti della provincia di Palermo: Giuseppe Maggio, Giuseppe Lo Re, Salvatore Bevilacqua, Vincenzo Sapienza, Santi Cefalù e sua figlia, Salvatore Maranto e Antonio Spinuzza, tutti eroi finiti nell’ingiustificato dimenticatoio della collettività”.
www.fondazionemandralisca.it
Incontri culturali al Museo Mandralisca di Cefalù: da non perdere