In tanti lo hanno cercato per la sua preparazione, la sua gentilezza, il suo saper ascoltare disturbi e problemi che solo a lui molti pazienti hanno trovato la forza di raccontare. Lo hanno fatto perchè in Cosimo hanno visto il medico che sapeva amare i malati. A Cefalù ben presto si è fatto conoscere ed apprezzare per la sua la sua umanità e per la sua professionalità. Fra le corsie dell’Ospedale era sempre pronto ad ascoltare i pazienti con il suo fare gentile e sapiente, con la sua delicatezza che lo contraddistingueva e con quelle parole cordiali che riuscivano a guarire l’anima oltre che il corpo. Nel tempo la sua fama di cardiologo attento e preparato si è diffusa ovunque e così a Cefalù sono presto arrivati in tanti per raccontargli i propri malanni ed avere da lui risposte certe e cure precise. E lui è stato sempre pronto ad ascoltare e ad incoraggiare. In tutto questo Cosimo non ha esitato un istante a farsi anche compagno di chi lo cercava nella malattia, anche quella più terribile. Un medico compagno della sofferenza che con fare umile si accostava alle sofferenze con una discrezione silenziosa che lo spingeva a guardare negli occhi del malato per ascoltare dolori, tormenti, affanni, angosce, afflizioni e a volte anche lo strazio per i mali incurabili. Cosimo era un medico forte che non si arrendeva di fronte a nulla perchè dentro portava la straordinaria carica che gli arrivava dalla sua famiglia che amava sopra ogni cosa e custodiva come la realtà più preziosa della sua vita. E questa grande carica familiare lo ha spinto a vedere nell’ammalato un proprio familiare da accudire, assistere e curare. Grazie Cosimo.