Sulle Madonie interventi per 33 milioni di euro in 21 comuni

E’ tra le prime otto aree italiane al traguardo della strategia operativa della Snai con interventi di spesa di oltre 33 milioni di euro. Il Comitato Tecnico che coordina la Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) ha comunicato, nei giorni scorsi, l’approvazione della Strategia dell’Area Interna “Madonie resilienti: Laboratorio di futuro” che fa riferimento a 21 Comuni: Aliminusa, Alimena, Bompietro, Blufi, Caccamo, Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Collesano, Gangi, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Montemaggiore Belsito, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato e  Sclafani Bagni. Come area di gravitazione strategica anche altri 7 Comuni della “Città a rete: Madonie-Termini” che sono Campofelice di Roccella, Cefalù, Cerda, Lascari,  Sciara, Termini Imerese e Valledolmo.

La Strategia “Madonie resilienti: Laboratorio di futuro” si propone di invertire la tendenza allo spopolamento e orientando la sperimentazione di azioni innovative verso servizi essenziali in grado di migliorare la qualità della vita come istruzione, salute, mobilità e connessioni digitali ma anche di migliorare le opportunità di lavoro e sviluppo sperimentando nuovi modelli di resilienza e rigenerazione del territorio in una logica di “Green & Smart Community”.

Una strategia d’Area incardinata sull’Unione dei Comuni Madonie, un nuovo processo di governance territoriale, alla quale vengono trasferite le competenze relative a funzioni e servizi coerenti con la Strategia.  Sono 22 gli interventi previsti dalla sperimentazione, per una spesa complessiva di oltre 33 milioni di euro, suddivisi in sei obiettivi tematici: migliorare le competenze e le abilità del capitale umano delle giovani generazioni; Migliorare i servizi di salute per le comunità e le capacità di cura delle persone; Migliorare i servizi di trasporto pubblico locale e la mobilità territoriale; Migliorare i servizi delle smart communities anche in termini di innovazione sociale e attrattività turistica del territorio; Valorizzare le filiere locali di energie rinnovabili e le capacità della “green community”; Valorizzare il patrimonio di biodiversità e le filiere agroalimentari locali. E relativamente all’efficientamento energetico il partenariato pubblico privato consentirà di moltiplicare gli investimenti sul territorio a fronte di 6,4 milioni del PO Fers gli investimenti saranno complessivamente circa 21,6 milioni di euro.

Il referente d’area il sindaco di Gangi, Giuseppe Ferrarello (nella foto), e il coordinatore tecnico Alessandro Ficile presidente dell’Agenzia di Sviluppo So.Svi.Ma in una nota congiunta ricostruiscono le varie tappe che hanno portato all’approvazione: “Grazie al coinvolgimento delle istituzioni e del mondo delle associazioni e delle imprese del territorio e con il contributo di una serie di esperti è stata costruita una prima bozza di strategia, attraverso focus e incontri, ai quali hanno partecipato anche esperti dei dipartimenti della regione e del comitato tecnico aree interne e una fase di co-progettazione, sono stati definiti i contenuti delle schede di intervento anche in relazione alla loro coerenza con le linee guida per la costruzione delle agende territoriali delle aree interne e la programmazione dei fondi strutturali e d’investimento europei, ora – concludono Ferrarello e Ficile –  si apre la fase di definizione dell’accordo di programma quadro sottoscritto dai Ministeri competenti (Istruzione, Salute, Trasporti) e dalla Regione Siciliana che, per l’attuazione dell’Agenda Territoriale dell’Area Interna Madonie si doterà dello strumento ITI – Investimenti Territoriali Integrati – che coordina i Fondi FESR e FSE 2014-2020”.

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