Cosa succede a chi mangia la muffa bianca? La muffa bianca, nota anche come muffa penicillium, può essere trovata su vari tipi di cibi, come il formaggio, il pane, la frutta e le verdure. In generale mangiare una piccola quantità di queta muffa non è considerato dannoso per la maggior parte delle persone sane. E’ importante, però, prestare molta attenzione e non prendere cibi che abbiano la muffa bianc se sono in decomposizione da un po’ di tempo. La muffa, infatti, può produrre tossine che potrebbero causare grane anche gravi di salute. Attenzione, se dopo avere mangiato la muffa bianca si hanno sintomi come nausea, vomito, diarrea o altre difficoltà gastrointestinali è sempre bene consultare subito un medico per la propria sicurezza.
Che succede se si mangia la muffa? Se si mangia cibo contaminato dalla muffa, si verficano una serie di effetti, a seconda del tipo di muffa e delle quantità consumate. In molti casi, l’ingestione di muffa può causare nausea, vomito, diarrea, crampi addominali e anche gravi disturbi gastrointestinali. Alcune persone che sono allergiche alla muffa potrebbero sviluppare delle reazioni allergiche come starnuti, prurito, congestione nasale, eruzione cutanea o difficoltà respiratorie. Quando la muffa sviluppa le micotossine può dare febbre, mal di testa, problematiche respiratorie, sintomi neurologici. La muffa può portare a infezioni fungine nell’apparato digerente o in altre parti del corpo, specialmente se una persona ha un sistema immunitario indebolito.
Cosa fare se si mangia cibo con muffa? Bere molta acqua per aiutare a diluire eventuali tossine presenti nel proprio sistema e per idratarsi. Stare molto attenti ai segnali. Se compaiono nausea, vomito, diarrea, crampi addominali o altra difficoltà gastrointestinali, stare attenti a quanto durano. Se i problemi sono gravi e persistenti consultare immediatamente un medico. tare molto attenti in futuro a non mangiare cibo contaminato dalla muffa. Per questo controllare attentamente i propri alimenti se hanno segni di muffa ed eliminarli subito dalla propria alimentazione. E’ bene sapere che la maggior parte delle persone sperimenta solo problematiche lievi dopo aver mangiato cibo contaminato dalla muffa.
Quali muffe alimentari sono pericolose? Esistono diverse tipologie di muffa che si sviluppano sui nostrii cibi. L’Aspergillus flavus e l’Aspergillus parasiticus è una muffa che contamina cereali, semi, noci e legumi. Producono una micotossina chiamata aflotossina, che è considerata cancerogena e può danneggiare il fegato. La Penicillium è una muffa che si trova su formaggio, pane, frutta e verdura. Anche se alcuni tipi di penicillium sono utilizzati per produrre antibiotici come la penicillina, altri possono produrre delle micotossine dannose. L’Alternaria è una muffa comune su verdure e frutta in decomposizione e può produrre micotossine che sono state associate a problemi respiratori e allergie.
Come capire se si ha intossicazione da muffa? L’intossicazione da muffa si manifesta con una serie di sintomi che variano da persona a persona. Dipende anche dal tipo di muffa coinvolta, dalla quantità ingerita e dalla sensibilità individuale. Nausea, vomito, diarrea, crampi addominali e disturbi digestivi sono tra i primi segni di intossicazione da muffa. Tosse, congestione nasale, irritazione della gola, starnuti, respiro affannoso o altri problemi respiratori sono causati dall’inalazione di spore di muffa o dalla presenza di muffa nell’ambiente. Prurito, eruzione cutanea, arrossamento della pelle o altre probkematiche dermatologici sono causati in genere dal contatto diretto con la muffa.