Roberto Ragazzoni  visita il Centro GAL Hassin  di Isnello

Il Centro GAL Hassin ha avuto l’onore di ospitare la visita del nuovo Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Roberto Ragazzoni, lo scorso 12 maggio (foto Gal Hassin).  Premio GAL Hassin del 2012 e insignito della cittadinanza onoraria di Isnello, Ragazzoni è un luminare nel campo dell’astronomia, celebrato per i suoi contributi innovativi alla creazione di strumenti astronomici di prima categoria. La sua visita al Centro GAL Hassin ha offerto uno sguardo privilegiato sulle attività di osservazione e monitoraggio degli asteroidi, nonché sul futuro progetto del telescopio Flyeye, destinato al monitoraggio degli asteroidi in orbita terrestre.
Durante la sua visita al Centro GAL Hassin, Roberto Ragazzoni ha espresso la sua gratitudine per l’opportunità di immergersi nel mondo dell’astrofisica e ha elogiato l’ampia gamma di attività svolte presso il centro, che include non solo programmi didattici e divulgativi, ma anche ricerche cruciali sull’osservazione degli asteroidi.
Una delle principali innovazioni discusse durante la visita è stata l’arrivo imminente del Flyeye, un telescopio sviluppato in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per il monitoraggio degli asteroidi che possono minacciare l’orbita terrestre. Posizionato accanto al Wide-field Mufara Telescope, il telescopio di punta del Centro GAL Hassin, il Flyeye rappresenta un passo avanti significativo nella sicurezza planetaria e nell’osservazione astronomica.
Prima di assumere la carica di Presidente dell’INAF, Ragazzoni ha svolto il ruolo di Direttore presso l’Osservatorio Astronomico di Padova, dove ha anche ricoperto la posizione di Astronomo Ordinario. La sua esperienza e le sue competenze sono state riconosciute con numerosi premi, tra cui il prestigioso Premio Feltrinelli 2016 per l’astronomia dell’Accademia dei Lincei.
La visita di Roberto Ragazzoni al Centro GAL Hassin ha rappresentato un’occasione preziosa per esplorare le nuove frontiere dell’astrofisica e per celebrare i successi passati e futuri nel campo dell’astronomia. Il suo impegno e le sue innovazioni continuano a ispirare una nuova generazione di scienziati, mentre lavora instancabilmente per potenziare i telescopi e migliorare la comprensione dell’universo che ci circonda.

 

 

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