I pagamenti elettronici configurano una vera e propria natura che va avanti da svariate decadi, in questo specifico momento storico stiamo sicuramente attraversando un ambito verso la digitalizzazione e la diffusione minore del denaro, anche se non in senso assoluto: a dispetto di pensieri quasi “apocalittici” in merito all’assenza di denaro contante, questo concetto non è così radicato, e per molti anni a venire il denaro “fisico” come monete e banconote continuerà ad essere impiegato, per motivi legati alla praticità e all’abitudine. Se da tempo la limitazione e la presenza minore del contesto Bancomat intesa come disponibilità degli sportelli è in diminuizione, stiamo effettivamente assistendo ad una allerta?
In realtà non è proprio così ma un cambiamento è in atto da molto tempo ed è votato alla riduzione di grosse transazioni con i contanti.
In quali occasioni non potremo più prelevare? Proviamo a capirlo in poche righe.
Addio al Bancomat? Ecco cosa sta cambiando, ma è allerta vera?
Il Bancomat fa parte delle vite degli Italiani (e non solo) da quasi mezzo secolo in quanto è stato diffuso come tecnologia di prelievo dagli anni 80, attraverso varie convenzioni in determinate banche, hanno portato non solo alla diffusione dei pagamenti elettronici molto prima dell’arrivo del web, ma anche al concetto di ATM, i tradizionali sportelli che nel nostro paese sono associati al bancomat, anche se magari sono operativi con altri sistemi.
Se le banche stanno da tempo diminuendo in modo effettivo la presenza di questi dispositivi in tutto il contesto nazionale, per motivazioni molto semplicemente legate alla minore necessità, questo non significa che non si potrà più prelevare: infatti un disegno di legge attualizzato e reso ufficiale dalla più recente Legge di Bilancio ha permesso dallo scorso 1° gennaio 2024, permette anche il prelievo presso numerosi esercenti come grosse ricevitorie ed negozi specializzati.
Si tratta però di un processo che cambia poco per il cliente ma il sistema risulta essere diverso: anche se ad oggi sono ancora poche le realtà che danno accesso a questa forma di “nuovo prelievo”, che non fa ricorso ad un tradizionale ATM ma impiega comunque il tradizionale POS.
Ha un limite di 250 euro di prelievo per singola operazione e può essere chiesto direttamente presso l’esercente che una volta accolta la richiesta ed inserita la quantità di denaro prelevabile, autorizza il processo di prelievo di contante acquisendoli direttamente dal proprio fondo cassa. Si tratta di un modo per avere un accesso ai contanti comunque regolarizzato che nelle intenzioni del governo prenderà piede in futuro.