Al Pollina Resort, lunedì sera, il fascino del mare si è unito alla maestria culinaria in una serata dedicata alla riscoperta dei sapori dimenticati. Un evento gastronomico, organizzato dal Dipartimento Pesca della Regione Siciliana, ha portato al centro della scena un pesce poco conosciuto, il Boga, rivalutato grazie alle preparazioni di due chef siciliani d’eccezione: Nino Ferreri, chef stellato e patron del ristorante Limu di Bagheria, e Giuseppe Tascone, chef resident del Mangia’s Resort. Attraverso piatti innovativi e intensi, gli chef hanno trasformato il Boga in protagonista di un percorso di gusto, tradizioni e cultura, suscitando l’interesse di esperti e appassionati di cucina locale.
Il Boga: un pesce dimenticato che torna in tavola
Conosciuto più per il suo valore nutrizionale che per la sua presenza nelle pescherie, il Boga è stato al centro dell’attenzione della serata grazie all’obiettivo del Dipartimento Pesca di rilanciare questo pesce “povero” e versatile. La scelta del Pollina Resort come location per l’evento non è casuale: Pollina è già nota per il suo impegno nella valorizzazione del patrimonio marino e delle tradizioni locali, e il resort si conferma un punto di riferimento per manifestazioni che uniscono territorio, cultura e innovazione gastronomica.
I due chef hanno presentato il Boga in tre interpretazioni inedite, mostrando come questo pesce, tipico del Mediterraneo ma ormai poco reperibile nelle pescherie locali, possa essere trasformato in piatti degni della cucina gourmet. Ferreri ha offerto una sua interpretazione con un’insalata delle feste che unisce Boga marinata, aringa e un’insalata liquida di mandarino verde, insieme a una pasta fresca farcita, mentre Tascone ha proposto il Boga su una base di melanzane, finocchietto e arancia. Un’interpretazione del mare che ha catturato i palati e i cuori dei presenti, come sottolineato dalle parole di Ferreri: “Il nostro mare è un tesoro da scoprire”.
Promuovere i sapori autentici: la visione degli organizzatori
La serata, condotta dal giornalista Michele Ferraro, ha visto un pubblico attento e interessato, attirato sia dalla presenza di chef rinomati che dalla possibilità di esplorare nuove declinazioni del pesce mediterraneo. Gli organizzatori, rappresentanti del Dipartimento Pesca della Regione Siciliana, hanno spiegato che il Boga è stato selezionato proprio per la sua versatilità e il basso costo, elementi che potrebbero favorire un suo ritorno sulle tavole dei siciliani. Attraverso eventi come questo, il Dipartimento spera di sensibilizzare il pubblico verso il consumo di specie locali e sostenibili, riscoprendo quei sapori autentici che un tempo arricchivano le tradizioni culinarie della regione.
D’altro canto, il Boga rappresenta anche una risposta all’esigenza di diversificare il consumo di pesce, riducendo la pressione su specie più richieste e favorendo una maggiore sostenibilità nei consumi. L’evento ha offerto ai partecipanti non solo la possibilità di assaporare piatti unici, ma anche di comprendere l’importanza di una scelta alimentare consapevole, in linea con l’equilibrio dell’ecosistema marino.
Conclusione: tradizione, innovazione e un invito a guardare al futuro
La serata di Pollina ha dimostrato che un pesce come il Boga, spesso dimenticato, può trovare nuova vita grazie alla creatività di chef come Ferreri e Tascone, che lo hanno saputo trasformare in protagonista di piatti originali. Eventi come questo rappresentano un ponte tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione, ricordando l’importanza di valorizzare il territorio e le risorse naturali. La speranza è che il Boga possa presto tornare nelle pescherie siciliane e nelle case dei consumatori, offrendo un’alternativa genuina e sostenibile.
La Sicilia, terra di mare e di tradizioni millenarie, continua a mostrare che la cucina può essere un potente mezzo di promozione culturale e di rispetto per l’ambiente, richiamando l’attenzione verso i tesori sommersi e spesso dimenticati del suo ricco patrimonio naturale.