Nino La Spisa è una delle figure più significative e ammirate nella storia recente di Cefalù. Conosciuto per la sua passione imprenditoriale, il suo spirito innovativo e la sua dedizione al turismo, Nino è stato il vero “motore” che ha spinto Cefalù nel panorama del turismo internazionale. La sua visione per un futuro prospero per la città si è tradotta in iniziative concrete che hanno fatto di Cefalù una meta privilegiata per i turisti di tutto il mondo. Un uomo che ha unito commercio, ospitalità e amore per la propria terra, Nino La Spisa è ricordato non solo per il suo contributo al settore turistico, ma anche per la sua capacità di creare connessioni umane che durano nel tempo.
Le origini di Nino La Spisa
Nino La Spisa nacque il 14 aprile 1933 a Gratteri, un piccolo borgo montano vicino Cefalù, da Antonina Di Francesca e Pietro La Spisa, entrambi provenienti da famiglie radicate nella tradizione agricola e nel commercio locale. Cresciuto in una famiglia di sei figli, Nino ha fin da piccolo imparato il valore del lavoro duro e della famiglia. La sua infanzia a Gratteri fu segnata dalle difficoltà economiche, ma anche da una forte coesione familiare e da un legame profondo con la sua terra.
Il giovane Nino, sempre vivace e curioso, cominciò la sua formazione scolastica a Gratteri, dove frequentò la scuola elementare. Proseguì poi la sua istruzione al Ginnasio di Termini Imerese e al Liceo Mandralisca di Cefalù, un periodo durante il quale si distinse per la sua indole curiosa e il suo spirito di iniziativa. Nonostante qualche difficoltà a causa della sua vivacità, che lo portò anche a trascorrere un anno al Convitto di Piazza Duomo sotto la direzione del professor Sinicropi, Nino completò il suo percorso scolastico con determinazione.
L’Inizio del viaggio: dall’Università al mondo del commercio
La passione di Nino per il commercio e l’imprenditoria emerse presto. Durante i suoi anni universitari a Palermo, Nino si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza, ma la sua vera inclinazione era sempre stata quella del mondo del commercio. Tra gli impegni universitari, Nino partecipava attivamente alla “Festa della Matricola” a Cefalù, dove cantava accompagnato dal maestro Vincenzo Curreri, un amico con cui condivise un legame speciale.
Ben presto, Nino decise di abbandonare l’università per entrare nel mondo degli affari, aprendo un bar in Via Umberto I, a Cefalù. Ma la sua vera rivoluzione imprenditoriale iniziò con l’apertura del negozio di souvenir chiamato “Chez Nino”, un’idea che non solo gli diede grande soddisfazione personale ma che, negli anni, trasformò Cefalù in una destinazione turistica riconosciuta a livello internazionale. Il negozio si distinse per la qualità dei prodotti, che attiravano turisti da ogni angolo del mondo, e per l’atmosfera accogliente che Nino sapeva creare.
L’ascesa: da commerciante a punto di riferimento del turismo
Con il successo del suo negozio, Nino La Spisa non si fermò. I suoi negozi divennero un’istituzione a Cefalù, e presto si espanse, aprendo altri negozi in diverse zone della città, tra cui Corso Ruggero, Piazza Duomo, Via Spinuzza, e Via Umberto I. Ogni negozio di Nino rappresentava non solo un punto vendita, ma anche un luogo di incontro per turisti e locali, un punto di riferimento dove tutti si sentivano a casa.
La visione di Nino era quella di far vivere ai turisti un’esperienza autentica, non solo acquistando souvenir, ma immergendosi nella cultura locale. Per questo, oltre a vendere prodotti artigianali, Nino offriva anche una degustazione gratuita di vino alle mandorle, regalava ai turisti portachiavi con la Cattedrale di Cefalù e la Trinacria, e si preoccupava di creare un legame personale con ogni visitatore, diventando il volto accogliente della città.
Il sogno di Nino
L’abilità di Nino nell’intraprendere nuove idee e progetti lo spinse a compiere un passo fondamentale per lo sviluppo turistico di Cefalù. Insieme ad alcuni amici, Nino ottenne l’autorizzazione per far fermare i treni speciali Parigi/Cefalù nella contrada di Santa Lucia, permettendo ai turisti di raggiungere facilmente la città. Questa iniziativa, che facilitava l’arrivo di turisti stranieri, rappresentava un altro passo importante nel consolidamento della città come meta turistica.
Ma Nino non si fermò qui. Con il suo spirito imprenditoriale, creò anche collegamenti con il famoso Club Med, organizzando trasporti con autobus per i turisti che desideravano visitare Cefalù. Questo tipo di iniziativa contribuì a far conoscere la città a un pubblico internazionale, ampliando così la sua reputazione come destinazione di riferimento per il turismo.
La storia di Nino e Nicole Pastore
Tra le numerose amicizie che Nino fece nel corso della sua vita, una in particolare si distinse: quella con Nicole Pastore e suo marito Gerard. La coppia, che aveva visitato Cefalù per la prima volta nel 1964, diventò una presenza costante nella vita di Nino. Ogni anno, Nicole e Gerard tornavano in città e, insieme a Nino, rivivevano i momenti speciali che li legavano alla Sicilia.
Grazie alla loro amicizia, Nicole creò un’associazione per portare turisti francesi in Sicilia, e Nino fu sempre entusiasta di accogliere i visitatori con la sua consueta ospitalità. Questo legame con Nicole e Gerard divenne simbolo dell’impatto che Nino aveva nel creare connessioni internazionali che promuovevano Cefalù come meta turistica di grande valore.
La “Sicilia Sconosciuta”: un’idea rivoluzionaria
Un’altra delle grandi idee di Nino fu l’escursione verso la “Sicilia sconosciuta”, che ebbe un enorme successo tra i turisti, diventando uno dei pacchetti più richiesti dalle agenzie estere. Questo programma, che prevedeva itinerari fuori dai soliti circuiti turistici, fu un modo per mostrare ai visitatori l’autenticità della Sicilia, lontana dalle classiche rotte turistiche. La sua idea non solo conquistò i turisti, ma anche le agenzie di viaggio locali, che la proposero ai loro clienti.
L’impegno di Nino non si limitò solo al commercio e al turismo, ma si estese anche al settore delle agenzie di viaggio. Dopo aver avuto difficoltà nell’ottenere la qualifica di Direttore tecnico, Nino si associò con l’Agenzia Barbaro e acquistò, insieme a Pasquale Curcio, l’agenzia RAIMPEX, successivamente rinominata KEFA REISEN. Così ottenne la sua nomina a Direttore Tecnico, rafforzando ulteriormente la sua posizione nel settore turistico e consolidando la sua influenza nella promozione di Cefalù.
La passione per la musica e il turismo
Tra le iniziative che segnarono la vita di Nino, una delle più significative fu la trasformazione di una bottega di frutta e verdura in un bar che divenne un punto di ritrovo per turisti e locali. In Piazza Garibaldi, il bar di Nino non solo offriva bevande e ristoro, ma anche intrattenimento musicale. L’orchestra composta da musicisti locali portò un’atmosfera unica, facendo ballare turisti e cefalutani sotto le stelle. Grazie a questa iniziativa, Nino divenne parte integrante della vita sociale e culturale di Cefalù, offrendo un’esperienza completa ai visitatori.
Nino La Spisa non è solo un imprenditore di successo, ma anche una figura che ha avuto un impatto duraturo su Cefalù. La sua visione, la sua determinazione e la sua passione per la sua città lo hanno reso un esempio da seguire. Sebbene oggi il suo negozio di souvenir non sia più attivo, il suo spirito e il suo impegno per il turismo a Cefalù continuano a vivere attraverso le generazioni più giovani e le iniziative che ha avviato.
Nino è ricordato con affetto da tutti coloro che lo hanno conosciuto, e la sua eredità è ancora visibile in ogni angolo della città, dove i turisti continuano a godere di un’accoglienza che riflette i valori che lui ha incarnato: passione, generosità e amore per la sua terra. Oggi, molti turisti tornano a Cefalù e, con un sorriso, chiedono ancora di lui, il vero “motore” del turismo cefaludese.
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