“L’abbaglio”: un’epopea siciliana tra storia e ironia
Oggi arriva nelle sale cinematografiche italiane, inclusa Cefalù, “L’abbaglio”, l’ultimo ambizioso film del regista palermitano Roberto Andò. La pellicola, distribuita da 01 Distribution, porta sul grande schermo una rilettura epica e ironica della storica impresa dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi, intrecciando eroismo e comicità con una narrazione vibrante e appassionante.
Un cast stellare per una storia epica
“L’abbaglio” si avvale di un cast eccezionale che vede protagonisti Toni Servillo, Salvatore Ficarra e Valentino Picone. Toni Servillo interpreta il colonnello Vincenzo Giordano Orsini, un personaggio complesso, dal carattere filosofico e amletico, che si confronta con le contraddizioni del periodo storico. Accanto a lui, Ficarra e Picone offrono una nota di leggerezza e ironia con i loro personaggi: Domenico Tricò, un contadino emigrato al Nord, e Rosario Spitale, illusionista e baro. Entrambi, seppur inizialmente estranei agli ideali garibaldini, vivono una trasformazione che li porta a riscoprire il senso della dignità umana.
Giuseppe Garibaldi è interpretato da Tommaso Ragno, che dona intensità e carisma al celebre condottiero, mentre Pascal Greggory assume il ruolo di Jean-Luc Von Mechel, il comandante svizzero dell’esercito borbonico, completando un cast che mescola talenti italiani e internazionali.
“L’ABBAGLIO”
diretto da Roberto Andò
con Toni Servillo, Salvo Ficarra, Valentino Picone, Leonardo Maltese, Tommaso Ragno, Giulia Andò, Giulia Lazzarini, Clara Ponsot, Aurora Quattrocchi
Ironia e eroismo tra i Mille
Il film riesce a fondere dramma storico e commedia grazie alla maestria di Andò e all’abilità degli attori. Le vicende di Tricò e Spitale, inizialmente mossi da scetticismo e interessi personali, si intrecciano con l’epopea dei Mille, offrendo uno sguardo umano e spesso ironico su un capitolo cruciale della storia italiana. Tra momenti di comicità brillante e sequenze di profonda tragicità, “L’abbaglio” racconta il lato più intimo e contraddittorio di un evento epocale.
Spettacolo e autenticità storica
Uno degli elementi distintivi di “L’abbaglio” è la ricostruzione accurata delle battaglie e dello sbarco dei Mille, resa possibile da un budget consistente e da un’attenzione maniacale ai dettagli storici. Il dialetto siciliano, utilizzato in molte scene, aggiunge autenticità ai dialoghi, rendendo necessaria l’aggiunta di sottotitoli per il pubblico più ampio.
Le riprese, effettuate in location suggestive come Gratteri e Cefalù, hanno conferito al film un fascino visivo unico, celebrando la bellezza e il carattere del paesaggio siciliano, autentico protagonista aggiunto della narrazione.
Un kolossal che fa riflettere
“L’abbaglio” non è solo una narrazione epica, ma anche una riflessione sul senso dell’eroismo e sulle disillusioni che accompagnano la storia. Andò esplora temi universali come il compromesso e la perdita degli ideali, offrendo uno sguardo critico sul passato e sul modo in cui le gesta eroiche vengono ricordate e reinterpretate nel tempo.