La Capitale si prepara a rendere omaggio a Papa Francesco, il Papa che ha segnato la storia della Chiesa con il suo impegno per la pace e la solidarietà. In questi giorni, Roma è diventata un mare di persone in lutto e speranza, con un’affluenza che si prevede sfiori le 500mila persone, provenienti da ogni angolo del mondo. A San Pietro, 200mila fedeli si raduneranno per l’ultimo saluto, accompagnati da 170 delegazioni internazionali. A garantire l’ordine e la sicurezza saranno schierati 4.000 uomini e donne delle forze dell’ordine, con la presenza di 2.700 giornalisti da tutto il mondo.
L’omaggio a Papa Francesco ha toccato il cuore di migliaia di persone. Da mercoledì scorso, la Basilica di San Pietro è stata testimone di una lunga fila di fedeli che hanno atteso ore per poter entrare e rendere omaggio al Pontefice argentino. Un fiume di persone, in silenzio e con dolore, ha attraversato la navata della Basilica, dove la bara di Papa Francesco è stata esposta su un semplice supporto di legno. Nonostante le difficoltà e le lunghe attese, che hanno visto numerosi fedeli soccorsi dai sanitari per malori passeggeri, l’afflusso non si è mai fermato. La Basilica ha chiuso le porte alle 19 di ieri, dopo che gli ultimi fedeli hanno avuto accesso.
I momenti di pausa sono stati ridotti al minimo, e nelle due notti che hanno preceduto il funerale, le attese sono state brevissime. A presiedere il rito di chiusura della bara è stato il cardinale camerlengo Kevin Farrell, che ha anche presieduto la traslazione della salma dalla Casa Santa Marta alla Basilica. Con lui, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, l’arcivescovo Diego Ravelli, ha letto il “rogito”, un atto solenne che ricorda la vita e le opere di Papa Francesco, sottolineando il suo impegno costante per la pace e la sua testimonianza di umanità. Dopo la lettura del rogito, il corpo è stato asperso con acqua benedetta e posto in una bara di zinco, che è stata sigillata con il sigillo della Santa Sede.
Oggi, mentre Roma è al centro del mondo, i cardinali si riuniscono in Congregazione generale per preparare il Conclave, previsto tra il 5 e il 6 maggio, per eleggere il nuovo Papa. Le discussioni non riguardano solo la scelta del nuovo Pontefice, ma anche alcune questioni procedurali. Domenica prossima, un’importante Messa in piazza San Pietro vedrà la partecipazione di adolescenti provenienti da tutta Italia, in un segno di speranza per il futuro della Chiesa.