Cefalù ha celebrato la Domenica del Mare: tra spiritualità, memoria e impegno civile

Domenica 13 luglio, Piazza Sant’Agata a Cefalù si è trasformata in un luogo di riflessione e preghiera in occasione della tradizionale Domenica del Mare, organizzata dalla Parrocchia Sant’Agata V. e M. e promossa dal Servizio Pastorale Turismo, Tempo libero, Sport e Apostolato del Mare della Diocesi di Cefalù.

L’evento, ormai divenuto appuntamento annuale, ha offerto alla comunità un momento prezioso per riscoprire il mare non solo come risorsa naturale da tutelare, ma anche come spazio spirituale, carico di simbolismi e memorie profonde. A introdurre l’incontro, i saluti istituzionali di Mons. Rosario Dispenza, responsabile diocesano del Servizio Pastorale, e del sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello, seguiti dagli interventi del Comandante dell’Ufficio Locale Marittimo di Cefalù, Capo 1ª Classe Np Giovanna Palanga, e del Vescovo di Cefalù, S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante.

Una riflessione tra Vangelo e vissuto popolare

Particolarmente intensa la riflessione offerta dal Vescovo Marciante, che ha aperto il suo intervento con un incontro significativo con i membri dell’associazione culturale ‘Ntinna a mari, realtà cittadina che si appresta a celebrare il trecentesimo anniversario di fondazione. Un gesto simbolico, volto a sottolineare il legame profondo tra la fede e le tradizioni marinare del territorio.

“Il mare ha mille volti – ha affermato il Vescovo – come gli scenari che offre nel corso della giornata”. Da questa immagine poetica ha preso avvio una meditazione densa di richiami biblici e personali: il mare come luogo della fatica quotidiana, vissuta da generazioni di pescatori; il mare come orizzonte evangelico, teatro della predicazione di Gesù, ma anche come abisso di sofferenza, in cui oggi si consuma la tragedia silenziosa dei migranti.

Con profonda umanità, il Presule ha evocato l’esperienza dell’apostolo Paolo, naufrago e testimone della provvidenza divina, accostandola alla drammatica attualità delle traversate del Mediterraneo. “Il mare – ha detto – è testimone del dolore dei popoli in fuga, vittime delle guerre, della povertà, dell’indifferenza”. Parole che hanno saputo coniugare la sapienza del Vangelo con l’urgenza delle sfide contemporanee.

Il grazie a chi si prende cura del mare

Nel suo discorso, il Vescovo ha voluto inoltre esprimere gratitudine verso quanti, ogni giorno, si impegnano nella tutela concreta del mare e delle coste. Un ringraziamento particolare è stato rivolto ai volontari dell’associazione Plastic Free, da anni in prima linea nella sensibilizzazione ambientale e nella pulizia dei litorali siciliani.

Conclusione con la Celebrazione Eucaristica

A coronare la giornata, la Celebrazione della Santa Messa presieduta da S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante, momento culminante di una Domenica del Mare che ha saputo intrecciare spiritualità, impegno sociale e amore per il territorio. Una tradizione che, anno dopo anno, restituisce al mare il suo volto sacro e umano, specchio dell’inquietudine e della speranza che abitano il cuore degli uomini.

Foto Diocesi di Cefalù

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