Antonino Alù lascia il carcere. La sezione del riesame del tribunale di Palermo ha parzialmente accolto la richiesta degli avvocati del 61enne accusato di aver ucciso il figlio lo scorso 19 febbraio ad Alimena. Il Tribunale ha risposto positivamente all’istanza presentata dai legali Giuseppe Minà e Giuseppe Calabrese, disponendo la detenzione ai domiciliari in attesa del regolare processo. A darne notizia il giornale palermotoday Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la mattina dell’omicidio Giuseppe Alù era andato al bar per festeggiare la fine della misura cautelare imposta per lui dall’autorità giudiziaria a seguito del suo coinvolgimento nell’operazione antidroga Alibabà. Il quarantenne sarebbe rientrato a casa alticcio e alla prima occasione avrebbe iniziato ad alzare la voce e a rendersi violento con due delle sue tre figlie. Antonino, stanco dopo aver attraversato anni difficili proprio a causa del loro rapporto conflittuale, lo avrebbe immobilizzato e strangolato con la cinghia dei pantaloni. Subito dopo è stato arrestato e condotto al carcere Cavallacci.