Palermo, disabili gravissimi: il bluff della Regione Sicilia

Palermo, continua il presunto bluff sull’erogazione dei fondi garantiti dal Governo Regionale e che non risulterebbero neanche sufficienti a garantire l’assistenza domiciliare dei disabili gravi.

“Potremo mai arrivare a uno stato di normalità civile quando non viene aiutato chi ha bisogno?”, avrebbe espresso il Segretario Generale Confintesa Sicilia, Antonio Russo, specificando che “questa è la richiesta, la normalità nell’assistenza ai disabili gravi. E dopo le tante promesse e l’erogazione dei fondi a singhiozzo ci ritroviamo a dover discutere della rinuncia alle ore di assistenza in cambio dell’accettazione del patto di cura. Semplicemente meschino”.

Per riuscire ad ottenere i fondi, secondo quanto spiegato dai disabili, sarebbe stato approvato un patto di cura la cui dichiarazione sottoscriverebbe che le somme in denaro saranno destinate nell’individuazione di un caregiver, ovvero un tutore per il disabile. L’invalido, attraverso tale assegnazione, dovrà rinunciare all’assistenza indiretta, come ad esempio al compenso monetario.
Non tardato anche il parere del Segretario di Confintesa Palermo, Domenico Amato, il quale avrebbe ricordato che avevano “già anticipato i giochi di potere attorno ai fondi per i disabili, ma pensare che una volta trovata la via per l’erogazione si sarebbe continuato con i soliti sotterfugi no, anche perché parliamo di persone che hanno veramente bisogno di tanta assistenza per poter vivere la loro vita nella normalità”. “Atto vile- avrebbe infine concluso Amato- di un Governo Regionale degno di un racconto di Sciascia”.


In seguito alla denuncia televisiva del 2016 dei fratelli Pellegrino, giovani tetraplegici con invalidità al 100%, e la ripresa a telecamere nascoste dell’incontro con Miccichè, il Presidente della Regione Sicilia Crocetta, per il 2017 avrebbe stanziato trentasei milioni di euro, fondi regionali destinati ai disabili gravissimi che potranno essere usufruiti dopo “che le Asp completano l’accertamento delle disabilità nelle varie province”. Contrariamente a quanto confermato dal Presidente, sembrerebbe però che le richieste che gli invalidi, o chi ne fa le veci, che avrebbero presentato all’Asp e al comune d’appartenenza risulterebbero essere state modificate con l’aggiunta di un foglio di disabilità gravissima accertata dal medico curante di ogni singolo invalido, problematica che i richiedenti si sono ritrovati ad affrontare senza l’aiuto degli addetti o di una guida.

Oltre ai trentasei milioni, Crocetta avrebbe anche assicurato lo stanziamento di altri tredici milioni dal fondo nazionale, soldi fino ad oggi mai ricevuti.

L’indignazione dei disabili si sarebbe inoltre manifestata attraverso una marcia per la richiesta dall’assistenza che spetterebbe agli invalidi gravi, diritto non garantito e denunciato anche da Pif, Pierfrancesco Diliberto, conduttore che avrebbe espresso il proprio parere a favore della causa facendo nascere alcuni scontri con il Presidente della Regione Sicilia, confermando che “la domanda era chiara a Crocetta: quando risolverai il problema dei disabili? Crocetta ha detto due mesi. Sono passati quasi due mesi e non è successo nulla. A ottobre ci sono le elezioni, almeno per questo dovrebbero risolvere per sempre l’assistenza ai disabili”.

Una battaglia ancora in atto che non lascia scampo a riscontri positivi, una questione diventata ormai di ordine nazionale appoggiata anche da noti volti dello spettacolo e della musica nazionale come Ficarra e Picone, Fiorello e Lorenzo Jovanotti.

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