Piazza: “La Rocca è un bene comunale abbandonato a se stesso”

(Valeria Piazza *) Con riferimento alla risposta scritta prot. n° 245/gab del 10 ottobre 2017 occorre far notare il costante atteggiamento irriguardoso che codesta Amministrazione ha nei confronti dei Consiglieri comunali che rappresentano l’opposizione in merito alle risposte che devono essere fornite sulle interrogazioni. Tali risposte, infatti, o vengono ignorate tanto da dover costringere gli stessi a rivolgersi agli Enti Locali per poter ottenere coattivamente l’adempimento oppure, come in questo caso, vengono espletate nei limiti della scadenza dei termini di legge ed in maniera parziale.
Nello specifico, in merito alle interrogazioni del 05 settembre 2017, oltre ad avere ottenuto una risposta in “zona Cesarini”, cioè esattamente il trentesimo e ultimo giorno utile, la risposta all’interrogazione in oggetto risulta essere parziale e, a tratti, addirittura fumosa, tanto da suscitare in me ulteriori interrogativi che spiegherò di seguito.
Leggendo la risposta del Sindaco, infatti, mi aspettavo un lungo elenco di attività prodotte presso il Parco della Rocca, anche in virtù delle tante parole spese durante le due campagne elettorali che qui fedelmente riporto per non dimenticare.

Il programma elettorale del 2012 sul punto in questione così recitava: “Rocca accessibile e fruibile, con valorizzazione del patrimonio naturalistico, storico culturale e archeologico. Servizi ai visitatori (escursioni, visite guidate, attività speleologiche) e attività commerciali, da realizzarsi al di fuori del cancello di ingresso (punti di ristoro e book- shop), affidati a privati, muniti di particolari competenze.”

Mentre nel programma elettorale del 2017 così viene trattato l’argomento: “dalla messa a reddito della Rocca il Comune ha ricavato circa 150.000 euro in un anno, che costituiscono nuove ed importanti entrate. Il nostro intendimento è quello di proseguire in questa fruttuosa politica di valorizzazione, certamente da potenziare e migliorare, impegnandoci per il futuro ad investire almeno il 50% di tale somma proprio sulla Rocca, per la realizzazione dei servizi da collocare prima del cancello d’ingresso e alla manutenzione del sito”.

La nostra richiesta era semplice: quanto ha prodotto il bene messo a reddito e quanto è stato speso per il suo miglioramento?

Al punto 1 della risposta all’interrogazione non vi è traccia alcuna dei chiarimenti richiesti in merito a come sono state reinvestite le somme per il mantenimento del Parco della Rocca, che si dichiara essere pari a € 166.703,50.

A meno che, nella frase “è intendimento di questa amministrazione dare seguito agli impegni assunti nel programma elettorale votato dai cittadini, per cui nel bilancio di previsione dell’anno 2018 sarà inserita la proposta di istituzione di capitoli di entrata e di uscita dedicati alla cura, alla specifica manutenzione e promozione della rocca”, non si debba intendere un semplice “buon proposito” cui non corrisponde alcuna direttiva concreta già avviata. In sostanza, ciò significherebbe che nulla è stato ancora concretamente previsto e programmato per il reinvestimento di tali somme per la valorizzazione del Parco della Rocca.

Quanto mi chiedo, e quanto più mi preoccupa, è come sia possibile che ancora dopo 4 anni dall’avviamento della gestione di questo Parco nessun tipo di programmazione per la valorizzazione e fruizione del bene sia stato attuato. Mi chiedo, ancora, come sia possibile che risulti abbandonato a se stesso pur essendo l’unico Bene comunale che produce reddito. E ancora: per quale ragione il capitolo di spesa non è stato proposto già nell’allora 2013?

Al danno si aggiunge la beffa. Appare infatti difficile accettare quanto premesso nella determinazione n° 36 del 28.03.2017 dove testualmente si scrive “presso il parco comunale della Rocca di Cefalù occorre intervenire urgentemente, per lo svuotamento dei cestini butta carte posizionati lungo i percorsi pedonali e per la raccolta e conseguente smaltimento dei piccoli rifiuti di varia natura in qualche caso abbondonati nelle aree di sosta dai turisti che in gran numero frequentano il bene naturale”. È difficile infatti accettare qui uno stato di urgenza, poichè l’urgenza indica un intervento da eseguirsi nell’immediato a seguito di un accadimento improvviso e, per definizione, non preventivato, a cui bisogna trovare rimedio.

Sindaco, ma che cosa c’è di non prevedibile nel fatto che dei cestini si riempiano di rifiuti per il gran numero di turisti che frequentano il bene? Ma soprattutto: come si può considerare urgente e quindi non preventivato questo fatto, dopo 4 anni di gestione?
Nella nota prot. n° 245/gab al punto 3 si dichiara che la pulizia del Parco e lo svuotamento dei cestini vengono assicurati dalla ditta vincitrice della gara per l’affidamento del servizio di pulizia dei beni del patrimonio comunale; cosa diversa invece si riscontra nella determina n°36 del 28.03.2017 dove viene scritto testualmente “RILEVATO che a seguito di indagine di mercato effettuata da questo ufficio per le vie brevi mediante motore di ricerca web e operatori specializzati del settore, la ditta Europa Servizi Ambientali s.r.l. si è dichiarata disponibile per eseguire i lavori di pulizia ordinaria della ‘Rocca’ di Cefalù.

Vorrei dei chiarimenti in merito a questa determina. Nello specifico, vorrei sapere se effettivamente è stato dato un ampliamento dell’incarico precedentemente assegnato alla ditta che già è in forza al comune oppure se è stato dato affidamento diretto utilizzando i motori di ricerca web.

A questi dubbi si uniscono anche altri dubbi sulla priorità dei servizi che sono utili e necessari alla fruizione del Parco. Mi chiedo – ad esempio – perché ci si preoccupa di affidare l’incarico, rinnovato fino a dicembre 2017, di Primo soccorso all’Associazione Icare e, invece, non si provvede a mettere in sicurezza tutti i sentieri presenti lungo il parco nonché alla delimitazione più efficace delle zone interdette al pubblico.
In conclusione, appare evidente l’assoluta mancanza di programmazione per la gestione di uno dei beni più importanti di questa città: in 4 anni, che cosa è mancato? Certamente non i fondi e neanche i fruitori, che continuano a godere di una Rocca ai limiti del decoro.
Di certo è mancata la capacità organizzativa e progettuale di questa Amministrazione che anche in questo caso gestisce la città in uno stato di urgenza permanente!

Per tali ragioni, mi considero insoddisfatta per la parziale risposta poichè non è stato specificato come vengono reinvestiti i soldi per il Parco della Rocca e mi premurerò di inviarne copia agli Enti Locali.

Valeria Piazza, consigliere comunale di opposizione

Sotto il testo della risposta data dal sindaco di Cefalù all’interrogazione del 5 settembre 2017



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