Sperimentazione didattica “Studenti-Atleti”

Prosegue e si consolida anche nell’anno scolastico 2017/2018 la sperimentazione didattica “Studenti-Atleti”, promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in collaborazione con CONI, Lega Serie A e Comitato Italiano Paralimpico (CIP) per permettere a studentesse e studenti impegnati nello sport agonistico di non rimanere indietro negli studi. La sperimentazione è stata introdotta per la prima volta in Italia dalla legge 107 del 2015, la Buona Scuola.

Presso la Sala della Comunicazione del Miur, sono stati presentati i dati dell’edizione 2017/2018, alla presenza di: Gabriele Toccafondi, Sottosegretario del Miur; Marco Brunelli, Direttore Generale della Lega Serie A; Teresa Zompetti, Responsabile del Dipartimento Strategia e Responsabilità Sociale del CONI; Marco Borzacchini, Vice Presidente del Comitato Italiano Paralimpico (CIP).

“Con questo progetto – ha introdotto Gabriele Toccafondi – vogliamo offrire la possibilità agli studenti-atleti di portare avanti una carriera da professionisti e, allo stesso tempo, vogliamo abbattere l’alto tasso di dispersione scolastica che colpisce le studentesse e gli studenti che praticano sport ad alto livello. Un lavoro realizzato e sostenuto dal MIUR e dal Ministro dello Sport Luca Lotti insieme a CIP, CONI, Lega Seria A e, da qualche mese, anche da Lega B e Lega Pro. Oggi diamo, per il secondo anno, una buona notizia: sono sempre di più i ragazzi che utilizzano questo strumento perché vogliono studiare e fare sport a carattere agonistico. Il vero lavoro sull’importanza di trasmettere ai giovani il valore dell’istruzione spetta agli adulti, siano essi genitori, insegnanti, ma anche dirigenti sportivi, presidenti di società o procuratori. Non basta un decreto, una piattaforma on line, una percentuale di ore che si possono frequentare a distanza, tutor scolastici e sportivi, oppure un piano formativo personalizzato. Ciò che serve – ha concluso Toccafondi – è anche un cambio di mentalità profondo da parte degli adulti ed in particolare mi riferisco agli addetti ai lavori. Grazie a Coni, Cip e Leghe del mondo del calcio siamo sulla buona strada e i racconti dei ragazzi ne sono la dimostrazione”.

“Ancora una volta – ha aggiunto Marco Brunelli – siamo contenti di ritrovarci qui al fianco del MIUR insieme al CONI e al CIP con l’obiettivo di sostenere i nostri atleti-studenti a conciliare l’attività agonistica con lo studio. Insieme al MIUR, abbiamo intrapreso, circa 3 anni fa, un percorso di sperimentazione che si sta avviando all’ultimo decisivo anno per diventare finalmente sistematico negli ordinamenti. Proprio per questo, da pochi giorni, abbiamo ufficializzato anche l’adesione al progetto da parte della Lega B e della Lega Pro: un passaggio fondamentale per garantire una continuità di metodologia e di studio ai nostri tesserati soprattutto in questi casi di cessione e prestito. Questa sinergia ci permetterà di ridurre ancora l’abbandono scolastico e garantire agli atleti un giusto supporto”.

“Il programma studenti-atleti risponde con una soluzione concreta ad un problema che ci veniva segnalato soprattutto dalle famiglie che vedono i ragazzi partire giovani e si sentono lasciate solo nella loro formazione – ha dichiarato Teresa Zompetti -. Inoltre attraverso questo progetto riusciamo a lanciare un segnale culturale chiaro. Al sistema scuola si trasferisce il messaggio che lo studente-atleta è un asset perché acquisisce delle competenze che possono essere utili al mondo del lavoro mentre al mondo sportivo questo progetto fa capire che non ci si deve solo occupare dei risultati”.

“Far convivere sport e studio sembrava fino a poco tempo fa un’impresa impossibile – ha proseguito Marco Borzacchini -, un binomio inconciliabile che presupponeva una scelta alla base esclusiva in favore di una delle due attività. Ed invece iniziative come questa del MIUR – un programma che permetta di conciliare sport e studio – rappresentano un’opportunità per quanti amano lo sport facendone una ragione di vita ma, allo stesso tempo, si rendono conto di quanto fondamentale sia continuare il loro percorso di studi. Sport e studio dunque visti in maniera non più antagonista ma complementari nella formazione dello studente, dello sportivo, del cittadino e dell’uomo. Coltivare la passione per lo sport ed allo stesso tempo raggiungere gli obiettivi prefissati nell’ambito dello studio è possibile, e si fonda su un mix di volontà ed organizzazione della persona, ma anche di possibilità, quelle che vengono concesse attraverso un programma fantastico che spero continui ad esistere nel corso degli anni”.

Hanno portato la propria diretta esperienza gli atleti diplomati Danila Zazzera, attaccante dell’ACF Fiorentina e Stefano Greco, portiere della Primavera dell’A.S. Roma, accompagnato dal Responsabile del Settore Giovanile del club Massimo Tarantino.

“Il programma studenti-atleti e la piattaforma Websport 3.60 saranno strumenti importantissimi per le mie colleghe che devono ancora terminare il loro percorsi di studi e conciliare l’impegno scolastico con l’attività agonistica – ha detto Danila Zazzera -. Per me non è stato facile, ho dovuto metterci tutta la mia passione e volontà. Nonostante questo sono pronta ad una nuova sfida: giocare ai massimi livelli e provare il test di accesso ad Architettura. Credo che tutti gli sportivi, professionisti e non, debbano pensare alla loro formazione culturale: si tratta di un bagaglio per il presente ma soprattutto per il futuro e il post carriera”.

“Mi sono diplomato la scorsa estate e non è stato semplice conciliare gli impegni sportivi e scolastici – ha spiegato Stefano Greco -. Di solito studiavo dopo l’allenamento se non ero troppo stanco, altrimenti dopo cena. Devo dire che sono stato fortunato poiché avevo a disposizione una piattaforma digitale dove i professori caricavano le lezioni. È stato difficile soprattutto il periodo prima degli esami. Alla fine della stagione sportiva non ho fatto vacanze, ho iniziato subito a studiare grazie ai corsi privati che la mia Società ha messo a disposizione. Adesso mi piacerebbe iscrivermi all’università telematica e proseguire gli studi”.

Insieme a loro sono intervenuti alcuni studenti-atleti che hanno raccontato come riescono a conciliare gli impegni scolastici e sportivi: Angela Procida, nuotatrice, iscritta all’IIS “F. Severi” di Castellamare di Stabia (NA); Luca Tommaso Longo, schermista, iscritto al “V. Convitto Nazionale Vittorio II” di Roma; Letizia Bagnoli, golfista, iscritta all’ISIS “Piero Gobetti-Volta” di Bagno a Ripoli (FI); Livia Cosoli, tuffatrice, iscritta all’IIS “Tommaso Salvini” di Roma; Elisa Todini, ginnasta, iscritta all’IIS “Tommaso Salvini” di Roma.

I numeri dell’attuale edizione forniscono un bilancio incoraggiante e in crescita sullo stato d’attuazione del programma: 1.309 studentesse e studenti-atleti coinvolti (+191% rispetto al 2016/2017), iscritti in 356 scuole di 18 Regioni. Tra gli indirizzi di studio delle scuole coinvolte prevalgono i Licei scientifici (44% del totale delle scuole partecipanti), Istituti tecnici (21%), Licei sportivi (18%), Istituti professionali (3%). In totale quest’anno le scuole partecipanti sono il 90% in più rispetto all’anno 2016-17. Il 30% delle e dei giovani sportivi segue il programma in modalità avanzata, il 70% in modalità base, seguiti in totale da 596 tutor scolastici e 721 tutor sportivi. Tra le oltre 70 discipline sportive praticate da studentesse e studenti-atleti, le più presenti sono: calcio (22%), sport acquatici (14%), atletica e basket (ambedue all’8%). (In allegato le slide con i dati completi). Grazie ad un approccio didattico altamente innovativo, che unisce il digitale alle lezioni frontali e a specifiche attività di formazione delle e dei docenti, le scuole che aderiscono al progetto riescono a garantire alle ragazze e ai ragazzi che praticano sport ad alto livello la possibilità di proseguire il loro percorso formativo senza rinunciare all’agonismo.

 

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